Cannes Lion Festival 2023: le eccellenze creative di quest’anno

Concluso lo scorso 23 giugno, finalmente possiamo commentarlo insieme. Ecco a voi le 10 creatività premiate ai Cannes Lions Festival 2023!

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Concluso qualche settimana fa, oggi vi presentiamo e commentiamo insieme le 10 creatività premiate ai Cannes Lions Festival 2023!

Ma prima di tutto, partiamo con una piccola intro…

Il Cannes Lions International Festival of Creativity è un evento della durata di cinque giorni che, dal 1954, fa sfidare tra loro le creatività eccellenti, regalando ai professionisti del settore e interessati a questo mondo una classifica delle migliori iniziative pubblicitarie dell’anno. 

Come possiamo dimenticare, ad esempio, le campagne vincitrici dell’anno scorso, come il celebre “Tudum” di Netflix o quella sulle associazioni di Heinz (che abbiamo anche approfondito qui). 

Ogni anno, vi sono in totale 28 awards, divisi in diverse macro-aree, tra cui Craft, Experience, Good, Entertainment, Engagement, Strategy, Classic, Health. 

Oltre a queste, c’è la prestigiosa categoria Titanium, che celebra un’agenza creativa e un progetto.

E come non menzionare il Grand Prix, il premio volto a rappresentare il massimo riconoscimento al vincitore dei vincitori. 

Anche durante la sua 70esima edizione, il Festival ci ha presentato alcune pubblicità che abbiamo amato, commentato, analizzato e voluto condividere con voi. 

Senza dilungarci in altre chiacchiere, iniziamo subito a goderci i primi posti di quest’anno!

The Closer – Heineken

Numerose volte abbiamo parlato della comunicazione di Heineken volta a posizionare il brand come il mezzo tangibile in grado di “farci staccare la spina”. Probabilmente merito di numerose ricerche di mercato, Heineken ha compreso e sfruttato un pain-point della nostra società, ovvero la difficoltà ad allontanarsi mentalmente dal lavoro, e le conseguenti call, email e task, anche fuori orario lavorativo. 

Con questa campagna brillante di Publicis Italy, si omaggia il momento in cui si inizia lo svago, la distrazione e ci si stacca dal lavoro, metaforicamente stappando una birra e disconnettendosi il Wi-Fi. 

Il progetto “The Closer Projections” ha dato vita a un’attivazione notturna su un grattacielo in cui era evidente che alcuni dipendenti stessero ancora lavorando, oltre l’orario prestabilito.

La soluzione? Un cavatappi che, collegato al proprio smartphone, disattiva tutte le notifiche appena percepita l’apertura di una birra Heinekein. 

Tantissimi ruggiti per questo progetto!  

Heineken – The Closer

A British Original – British Airway

Per quale motivo viaggiano i consumatori?

Le opzioni sono veramente sempre solo “per lavoro” o “per piacere”? No.

Secondo i 500 sondaggi condotti da British Airway, i consumatori prendono aerei per le ragioni più disparate. 

Alcune di queste?Per mangiare un pomodoro che sappia di pomodoro”, “per un addio al celibato (pregate per me)”, “perché il meteo fa schifo” o semplicemente “per le stelle”

È da questo semplice brief che nasce la creatività di Uncommon Creative Studio, la quale dà vita a una serie di campagne outdoot dal copy minimalista ma d’impatto. 

Ancora una volta, una comunicazione funzionale che nasce dall’ascolto attivo dei propri consumatori. 

British airway original

The cost of Beauty – Dove

Che i giovani d’oggi siano sempre più spesso sottoposti a canoni estetici irraggiungibili presentati sui social, lo sappiamo già. E che il brand Dove sia sempre in prima linea per affrontare questo argomento, anche. 

Infatti, Dove quest’anno ha vinto un Gran Prix anche per la sua campagna #TurnYourBack, di cui abbiamo parlato qui.

Tuttavia, questa volta la campagna viene creata sotto forma di short-film UGC, ovvero interamente basato su una storia vera. 

Episodi successi veramente, racconti di persone reali, che ci permettono di empatizzare maggiormente. 

Nel caso della campagna “The cost of Beauty” si racconta la storia di Mary tramite video “amatoriali”, dalla sua infanzia serena e circondata di affetti, alla sua pre-adolescenza. Momento in cui inizia a confrontarsi con il mondo dei social e il consequente canone estetico richiesto per essere “accettata” dalla società. 

Così, come tante altre sue coetanee, Mary si ammala di anoressia e condivide il suo percorso tramite foto e video di quel periodo buio della sua vita. 

Oggi Mary sta guarendo, grazie anche alla forza della sua mamma che le ricorda di “quanto è bella ai suoi occhi”. 

“Il costo della bellezza tossica è più elevato di quanto si pensi”.

The cost of Beauty – Dove

The Artois Probability – Stella Artois

Cosa implica il fatto che Stella Artois nasca nel 1366? Semplice, che c’è un’alta probabilità che i calici di birra raffigurati nei dipinti storici siano proprio di questo brand! 

Una campagna brillante di Gut che sfrutta opere d’arte storiche per calcolare la probabilità di raffigurazione del prodotto del brand, tramite un modello di intelligenza artificiale che analizza localizzazione, forma del calice, colore della birra ecc…

L’obiettivo? Creare forti associazioni nelle menti dei consumatori e posizionarsi come “pionieri” della birra. 

“Se è una birra, è probabilmente Stella Artois”

The stella Artois probability

The Greatest – Apple

Come poteva mancare Apple nella nostra classifica di creatività geniali? 

Quest’anno, durante la giornata internazionale delle persone con disabilità, Apple ha pubblicato uno spot emozionante e d’ispirazione. 

Protagonisti dello spot non sono solo i device Apple e le loro funzioni di accessibilità, ma anche e soprattutto persone con diverse disabilità e la loro voglia di vivere con entusiasmo.

Il punto di forza della campagna? Sicuramente la colonna sonora vincente, impattante e memorabile – “I Am the Greatest (with Marliya Choir)” di Spinifex Gum feat. Cola Boyy e Matthew Whitaker.

The Greatest – Apple

The Life Collection – IKEA

Lo scorso anno IKEA ha creato una collezione, chiamata “The Trash Collection” per donare una seconda vita ai prodotti di arredamento gettati nella spazzatura. 

È proprio su questo che si basa questa campagna arrivata al Festival: i prodotti IKEA non sono semplici pezzi di arredamento, ma sono storie che parlano e che, a volte, si preferisce non ascoltare più. 

Non ci si sbarazza di un divano solo perché vecchio o rovinato; a volte, lo si fa perché legato a quello ci sono troppi ricordi dolorosi o difficilmente superabili. 

A volte, la morte, la fine di una relazione o la pandemia possono tradursi in oggetti d’uso quotidiano che si preferisce non usare più. Ma invece di buttarli, possono acquisire una nuova vita nelle mani di qualcun altro. 

The life collection – IKEA

Flipvertising – Samsung

Do Gen Z like ads? No.”

Do Gen Z like unbranded content? Yes.”

Da questi due semplici insight nasce la creatività di Samsung, che rivoluziona il modo di pensare agli ads targetizzati su Internet. 

Con lo scopo di ricevere uno smartphone in regalo, gli utenti stessi cercano di diventare il target delle sponsorizzate online del prodotto. E sappiamo tutti come fare; basta cercare numerose volte delle parole chiave correlate. 

Così facendo, l’algoritmo di Google diventava sempre più “Samsung-obsessed”, facendo sì che i consumatori iniziassero a vedere recensioni, unboxing, durability-tests, tips, consigli e tutti i contenuti “unbranded” per cui il brand stesso non aveva pagato. 

Il risultato? Gli utenti scoprivano le caratteristiche del prodotto senza essere bombardati da adv insistenti e intrusivi, traducendosi per il brand in +34% di vendite per Foldable by Samsung. 

Flipvertising – Samsung

Baby Scan – Marmite

Marmite è un brand di creme spalmabili molto divisorio: c’è chi lo ama e chi invece per niente. 

In questa brillante campagna arrivata a Cannes, delle coppie in dolce attesa sono state sottoposte a un esperimento per capire se i loro bambini saranno pro o contro il brand una volta nati. 

Come scoprirlo? Semplice, la mamma mangia un toast con la crema spalmabili e poi fa un’ecografia per vedere la reazione del piccolo in grembo. 

Il risultato è una campagna molto simpatica e auto-ironica!

Baby Scan – Marmite

The Last Performance – Parterns Life 

Partners Life è una compagnia di assicurazioni sulla vita, che quest’anno al Festival ha sorpreso e fatto innamorare molti critici con la sua creatività “The last performance”. 

La campagna prevedeva riportare in vita i personaggi che muoiono a fine di molti episodi delle serie tv, per evidenziare l’importanza di avere un’assicurazione sulla propria vita. 

Dunque, prima dei crediti finali nella serie “The Brokenwood Misteries”, l’attore che moriva in tale episodio tornava a vivere, commentando la propria morte in modo ironico e leggero. 

Un modo sorprendente e simpatico di fare pubblicità a un’assicurazione, tanti applausi!

Parterns Life – The last performance

Raise Your Arches – McDonald’s

Al Festival quest’anno non poteva mancare Leo Burnett, con una campagna di ironia e leggerezza a celebrare l’iconico arco oro del logo di McDonald’s.
Sfruttando la somiglianza di questo con l’inarcamento delle sopracciglia, un intero ufficio marcia verso il fast food durante la pausa pranzo.
Ottimo modo per creare associazioni semplici e intuitive per i consumatori; basta solo alzare un sopracciglio per ricordare un logo in top-of-mind!

Queste erano solo alcune delle nostre campagne preferite arrivate al 70esimo festival di Cannes Lions.

E voi, quale preferite?

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