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Network marketing, creare una rete network, networker. Nell’ultimo periodo questi termini sono entrati nell’uso comune e non sempre se ne fa un uso corretto. Per gli amanti dei tecnicismi si parla di marketing multilivello, per i comuni mortali è una semplice rete di distribuzione di prodotti e/o servizi.
In cosa si differenzia dalle altre tipologie di marketing? Semplicissimo: attraverso un sistema di network marketing, dove qualsiasi persona può crearsi una base di clienti online (o offline) e diventare imprenditore di successo.
Sì, migliaia di descrizioni di Facebook sono popolate dalla dicitura Imprenditore presso me stesso. Se non è vero per tutti, è certamente vero per alcuni. Il networker è una persona che ambisce a diventare indipendente dal punto di vista economico e che non ama sottostare alle logiche del mercato globalizzante. Sia chiaro, non pensare al networker come a un imprenditore digitale fuori dal comune.
Ognuno di noi è un potenziale networker. Non bisogna avere una laurea ad Oxford, non bisogna aver frequentato le migliori scuole di business & marketing e non è necessaria la raccomandazione. Per diventare networker bisogna crederci.
Alla fine di questo articolo, capirai se hai la stoffa (o lo spirito giusto) per diventare un vero networker. E soprattutto se è la tua strada.

Dove nasce il network marketing
Il primo esempio di network marketing è della prima metà del Novecento negli Stati Uniti d’America. Carl Rehnborg fonda la Nutrilite, la prima azienda in assoluto a produrre (e commercializzare) il primo integratore multiminerale e multivitaminico della storia. Adesso la Nutrilite (inglobata nel colosso Amway) è leader mondiale nel settore dell’alimentazione con un catalogo da 200 prodotti fra integratori, generi alimentari e bevande e una distirbuzione in 50 paesi.
Secondo Rehnborg, il network marketing era l’unico marketing giusto e sostenibile. Le aziende dell’epoca, secondo il fondatore della prima azienda di network marketing, retribuivano le aziende solo per il lavoro della vendita e non riconoscevano al venditore la premialità per aver inserito il cliente all’interno di un funnel (processo di vendita) che si sarebbe ripetuto nel corso del tempo.
Facciamo un esempio: chi acquista un prodotto e si trova bene, probabilmente lo acquisterà di nuovo. A guadagnarci, in un sistema che non prevede network marketing, è solo l’azienda. Rehnborg invece rompe gli schemi e ispira Jay Van Andel e Rich DeVos, che intuirono le potenzialità di questo modello e fondarono Amway, oggi la più grande azienda di network marketing esistente al mondo (che commercializza anche i prodotti Nutrilite).
Come funziona il network marketing
Il network marketing è un sistema di vendite dirette che azzera (o diminuisce in modo considerevole) i passaggi commerciali e consente di acquistare e/o vendere prodotti a prezzi competitivi.
Immagina un supermercato: il prezzo finale che vedi su uno scaffale è comprensivo di tutti i passaggi commerciali che sono avvenuti. Il network marketer invece è in grado di garantirti un prezzo migliore perché acquista direttamente alla fonte. Senza intermediari e rivenditori, il network marketing consente di abbattere fino al 70% dei costi.
Facciamo subito una precisazione: la digitalizzazione ha rivoluzionato il modo di fare network marketing ma non ha snaturato la sua anima. Fare network significa (ancora) vivere di persone reali e di voce. Non c’è niente di più endemico e potente del passaparola: se un tuo amico ti consiglia un sito o un prodotto in modo convincente, è molto probabile che tu possa procedere all’acquisto senza neanche informarti troppo.
Questa regola vale ancora: anche se le piattaforme online sono sviluppate e hanno digitalizzato i processi, il punto di forza del network marketing è ancora il rapporto personale e il legame che si instaura fra venditore e cliente. Il passaparola genera empatia e sentimenti positivi che si ripercuotono a cascata sui consumatori. Questi diventano i primi promotori e ricevono una provvigione ogni cliente inserito nel network.

Perchè scegliere il network marketing?
Prima di iniziare un’attività di network marketing, bisogna fare alcune valutazioni in termini di business. Innanzitutto, analizzare il mercato di riferimento e non inventarsi nulla.
Funzionano solo i prodotti molto rinomati, apprezzati e ricercati come il caffè e/o gli integratori. Questi prodotti funzionano perché sono di largo consumo e si devono riacquistare in modo ciclico. L’obiettivo è creare rete e il prodotto non può essere mai di nicchia.
Dopo aver scelto il prodotto giusto, bisogna scegliere un prezzo in linea con il mercato. Se l’utente troverà lo stesso prodotto a prezzi più bassi, sarà tentato di acquistarlo su altre piattaforme.
Fare network marketing può essere un’attività molto redditizia. In base alle conoscenze e al tempo che gli si riesce a dedicare, si possono guadagnare cifre importanti. Ad ogni modo, sono molte le persone che non riescono a garantirsi entrate costanti perché non dedicano abbastanza tempo per espandere la propria rete di vendite.
Come diventare networker
Vuoi entrare nel mondo del network marketing? Ci sono due strade. La prima è “affiliarti” a reti di affiliazione esistenti (Avon, Yves Rocher, Herbalife, Amway, Lyoness, Tupperware), la seconda è quella di scegliere un prodotto, un prezzo e di avviare una propria rete commerciale. La prima è una strada consolidata e ben delineata, la seconda invece è un salto nel buio che può spaventare.
La differenza la fa il tempo: creare rete e fare network marketing significa investire tempo nel creare rapporti solidi e duraturi. Se hai poco tempo, non ha senso avviare progetti autonomi di network marketing perché non riuscirai ad ottenere risultati tangibili. In quel caso, meglio iniziare con un brand già consolidato e “arrotondare” le proprie entrate.