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La rivoluzione digitale sta cambiando anche il mondo del retail.
Sempre più l’integrazione tra online e offline si intrecciano nel settore retail, il digital marketing per il retail sta conquistando spazio, ma è anche vero che i punti vendita fisici sono consapevoli dell’importanza della strategia di digital marketing.
Da un lato i giganti dell’e-commerce aprono negozi fisici. Amazon ha innaugurato alcuni punti vendita Amazon Go, veri e propri supermercati dove l’unica cosa che manca è l’unica presente in qualsiasi negozio: la cassa. L’unica cosa che serve è un account di Amazon una carta di credito, perché è l’unica forma di pagameneto accettata.
A Madrid ha da poco aperto primo negozio fisico europeo Alibaba, il competitor cinese di Amazon. Il concetto del negozio è simile a quello di uno showroom, dove si possono testare una selezione di prodotti e poi tornare a casa e acquistare online.
Portando i clienti in negozio, i puri digital retailers non solo favoriranno un aumento delle vendite, ma riusciranno a costruire un rapporto di fiducia con i propri clienti, proprio attraverso l’esperienza fisica in store.

Si compra ancora nel negozio fisico
Si stima che le transazioni digitali nella vendita al dettaglio non superano oggi il 20% di quelle totali. Gli acquisti online sono cresciuti in maniera impressionante negli ultimi anni, ma è poco credibile pensare che i negozi fisici spariranno. Un report di Salesforce e Publicis afferma che più del 50% dei consumatori preferisce ancora il retail, il vecchio negozio fisico, dove potersi recare personalmente e toccare con mano.
Il cliente medio si informa sul web ma preferisce comprare fisicamente, per questo il “web-to-store” è strategico.
Quali sono gli strumenti di digital marketing per il retail
Il digital marketing può essere un asset importante per incentivare gli ingressi in negozio. Oggi quasi la metà della popolazione mondiale è online e i social network, utilizzati da milioni di persone, possono rappresentare uno strumento potentissimo per raggiungere i clienti, attuali o potenziali.
Il lato negativo della medaglia è che i team digitali dei retailer multichannel, lavorano principalmente per migliorare l’experience dell’e-commerce monitorando KPIs specifici per il Digital come: traffico, conversioni, unità acquistate per ordine, valore unitario.
Così facendo le attività digitali che potrebbero portare i clienti a spostarsi dagli acquisti online a vivere l’experience all’interno del negozio vengono trascurate.
Al primo posto: il sito web
È probabile che un gran parte dei clienti di qualsiasi brand cerchi le informazioni sullo sito ufficiale, prima di recarsi in negozio. Innanzitutto i retailers devono assicurarsi che il “Dove siamo” del proprio sito sia chiaro, aggiornato e facilmente individuabile sia nella navigazione desktop che mobile.
Importantissimo e a volte trascurato è il contenuto delle singole pagine. Ogni pagina deve contenere tutte le informazioni di cui i tuoi clienti hanno bisogno.
#Tips Utili
- Utilizza una mappa interattiva
- Inserisci indicazioni stradali, informazioni sul parcheggio e sui trasporti pubblici
- Promuovi eventi in negozio
- Inserisci il riferimento agli account di social media
Il servizio Click and Collect
Attraverso i servizi Click and Collect l’attach rate è del 15% -25%.
Se l’azienda è troppo piccola per sostenere il Click and Collect, si può prendere in considerazione l’idea di diventare un punto di raccolta e ritiro per altri rivenditori.
Da non dimenticare che: la gestione efficiente dei resi può diventare, un’occasione per aumentare la fidelizzazione dei clienti, e un punto per creare fiducia tra brand e cliente.
I dati per migliorare l’esperienza del cliente
Il 69% dei rivenditori ritiene che migliorare l’analisi dei dati per comprendere meglio i requisiti dell’esperienza del cliente, è una priorità di marketing molto importante!
Ad esempio, conoscere la probabilità che un cliente navighi sul sito web, visiti il negozio e alla fine effettui un acquisto, consente ai retailers di inviare call to action personalizzate.
Se un cliente ha la tendenza a visitare il negozio di venerdì pomeriggio, non ha senso inviare offerte il martedì mattina. Sarà più efficace invece attirare invece la loro attenzione il venerdì mattina, quando è più probabile che siano in zona e disposti a fare una visita in negozio. Questo è un semplice esempio, ma dimostra come un approccio “intelligente” ai dati” possa produrre risultati.
La ricerca: fatti trovare
La ricerca organica è un fattore importante di traffico per la maggior parte dei siti, ma i dati sulla ricerca del brand vanno ben oltre la quantità di traffico che si riceve da Google. I contenuti web o social devono essere costruiti su ciò che le persone stanno cercando.
Tuttavia, ulteriori percorsi di ricerca, come la ricerca interna dal sito aiutano a valutare ciò che le persone cercano da uno specifico brand. Questo può guidare le decisioni sui nuovi prodotti o influenzare il modo in cui vengono presentati i contenuti esistenti.
Ogni giorno vengono condotte ricerche sui social media e su Amazon. Profili di Facebook, contenuti di Twitter e Instagram e persino vetrine di Amazon possono essere ottimizzati per aiutare gli utenti a trovare ciò che si vuole vendere. Come per tutto il SEO, è necessario un equilibrio tra ciò che si vuole comunicare e utilizzo di parole chiave.
Social Media, non possono mancare
La scelta dei Social Network sui quali sviluppare la propria strategia deve partire dall’ analisi del target di riferimento.
Facebook è il punto di partenza pressoché per tutti. Con i suoi strumenti può aiutare a indirizzare i clienti verso i negozi, ad esempio promuovendo eventi dedicati .
Per il target più giovane e modaiolo, Instagram è sicuramente il social sul quale investire. Utile a raccontare la filosfia del brand, e coinvolgere gli utenti, può anche incrementare le vendite. Gli utenti possono essere reindirizzati alla pagina di acquisto di prodotti specifici con un semplice tap sui tuoi post.
Twitter, usato per restare sempre aggiornati su vari argomenti. Nel mondo dei retailers può essere un veloce strumento per rispondere alle domande dei clienti e per gestire online e apertamente il customer service.
Non dimentichiamoci del cliente
Il settore retail di oggi è stato completamente rivoluzionato dalla tecnologia digitale. Ma come per tutte le innovazioni, il fattore più importante resterà il cliente.
Una cultura incentrata sul cliente è assolutamente essenziale per qualsiasi retailer, sia che si operi solo online che offline.
Comprendere il percorso del cliente e tutti i suoi punti di contatto chiave sono il primo passo. Da qui, i rivenditori devono creare un continuum tra l’esperienza del cliente in rete e nella vita “reale”.
Alla luce di tutto questo, l’integrazione tra canali online e offline è la chiave di volta per il futuro del retail, sempre ricordando che il digital marketing per il retail è la strategia vincente per influenzare positivamente l’esperienza di acquisto.