I Musei Vaticani hanno davvero bisogno dei social media per essere valorizzati?

Face To Face con Matteo Alessandrini, Social Media Manager dei Musei Vaticani. In questo articolo, vediamo alcune delle risposte alle vostre domande.

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Non è un titolo acchiappa click, ma una delle domande che ci avete fatto quando vi abbiamo chiesto: “Cosa chiedereste ai Musei Vaticani, se vi trovaste faccia a faccia con il loro Social Media Manager?”.

A porle al diretto interessato, Matteo Alessandrini, ci abbiamo pensato noi ed è arrivato il momento di svelarvi tutte le curiosità che abbiamo raccolto.

Quindi, mettetevi comodi. In questo articolo ci sarà da aprire la mente al mondo dell’arte e della cultura per comprendere come i Musei Vaticani gestiscono la loro comunicazione digitale.

Partiamo dal principio

È maggio 2022. Il lavoro in agenzia scorre veloce quando, tra le tante comunicazioni, ne arriva una che ci ha riempito di entusiasmo: “Visitereste i Musei Vaticani per comprendere come un Museo gestisce la comunicazione digitale?”

E che Museo, ci verrebbe da dire. L’occasione di visitare i Musei Vaticani ed approfondire le tecniche di comunicazione relative all’ambito della cultura, non è stata solo un’esperienza unica nel suo genere, ma si è trasformata in un’occasione per portarvi con noi.

Così, il 5 luglio 2022 il Team di Marketing Espresso ha visitato i Musei Vaticani in un connubio di esperienza ed intervista. Voi, siete stati sempre con noi: prima, durante e dopo la visita e, badate bene, abbiamo posto proprio le domande che ci avete mandato, tramite un Box domande inserito nelle storie.

Visita ai Musei Vaticani

Cosa ci avete chiesto? Rinfreschiamoci la memoria 👇

Quanto studio c’è per poter raccontare la vita e la storia dei musei vaticani? Quanto sono fondamentali i social per un museo? Come si fa a convincere i giovani che la cultura può essere anche divertente ed eccitante? Come avviene la creazione dei contenuti? 

Le vostre domande trovano risposte in questo articolo, vediamole.

1. La creazione dei contenuti

Non c’è comunicazione digitale senza contenuti. I contenuti sono il pilastro di una comunicazione social che si rispetti e, in qualsiasi ambito, rivestono un’importanza fondamentale. Nel caso della comunicazione museale, il contenuto ha due aspetti distinti:

  • è una vetrina per il Museo che anticipa e completa l’esperienza offline
  • è una forma di divulgazione unica, in grado di diffondere arte, cultura e conoscenza.

Va da sé che per comunicare il patrimonio artistico dei Musei Vaticani, occorre unire le tecniche di comunicazione alla conoscenza della storia dell’arte.

Il processo in questo caso è tutt’altro che semplice ed ogni contenuto passa dalla revisione di critici ed esperti d’arte che ne assicurano la qualità. La conoscenza artistica si unisce alla comunicazione, con l’individuazione dei canali, dei formati, del linguaggio e delle categorie di contenuto da proporre.

Musei Vaticani - profilo Instagram
Musei Vaticani – profilo Instagram

2. Avvicinare i giovani alla cultura

La risposta è semplice: entrare nella Cappella Sistina è un’esperienza eccitante di per sé. Più eccitante di un energy drink e, forse, solo al pari di un lancio con il paracadute. Non stiamo esagerando, il patrimonio artistico dei Musei Vaticani fa sì che sia uno dei Musei più importanti al mondo e per convincere i giovani basta mostrare loro quali emozioni posso provare.

Anche in questo caso, la comunicazione fa la sua parte. Come spiega Matteo Alessandrini:

“C’è ancora un élite di esperti che guarda con distanza al ruolo dei Musei sui Social Media […]”.

Eppure, essere presenti sulla piattaforma online riduce la percezione dei Musei come luoghi noiosi ed eccessivamente istituzionali, permette di raggiungere nuovi target e rendere più accessibile il patrimonio culturale.

Si tratta di un’esperienza che arricchisce chiunque si imbatta nel contenuto che ha effetti anche sulle visite offline. Vogliamo lasciarvi un concetto importante: la comunicazione digitale dei musei non è mai fine a sé stessa e permette di portare fisicamente il visitatore all’interno del museo.

Con la loro strategia Social e la famosa campagna di Influencer Marketing, i Musei Vaticani hanno registrato un +20% dei visitatori italiani tra i 18-25 anni. Un risultato importante, se pensiamo che prima del 2022 i visitatori del Museo erano principalmente adulti e stranieri in vacanza in Italia.

3. La sottile differenza tra informazione e banalizzazione

Una delle domande più interessanti che ci avete fatto è stata: “Qual è la linea di confine tra divulgazione e banalizzazione dell’arte?”

Può esserci una linea di confine, ma dipende dal tipo di museo, dai contenuti pubblicati, dal posizionamento e dalla strategia utilizzata. Nel caso dei Musei Vaticani, riescono a conciliare l’importanza del patrimonio artistico, il ruolo della religione (da non tralasciare) e quello della divulgazione con semplici capisaldi:

  • selezione di pochi canali
  • tone of voice professionale
  • esperti d’arte che collaborano con esperti di comunicazione
  • scelta contenutistica che rispecchia le aree del patrimonio artistico del Museo

Nel caso dei Musei Vaticani, il profilo Instagram e il sito web permettono di mantenere alto il profilo del Museo, senza disperdere e banalizzare la comunicazione. Pochi canali, differenziati per informazioni e tipologia di contenuti.

Tiriamo le fila: ai Musei Vaticani servono i social media per essere valorizzati?

Non solo i Musei Vaticani, ma l’intero settore museale può beneficiare di una buona strategia social. La pandemia da Covid-19 ha chiuso le porte dei luoghi d’arte più importanti del mondo, ma ha aperto quelle del mondo online permettendo di creare un’esperienza immersiva e multicanale.

Per avvicinare le persone all’arte, svecchiare l’immagine dei Musei e aumentare le visite offline, la comunicazione social è diventata imprescindibile.

La risposta viene da sé: anche un luogo come i Musei Vaticani ricava vantaggi da una strategia social che permette di far conoscere il patrimonio artistico al suo interno.

Per quello che ancora non sai, guarda questo Reel

Le curiosità non sono finite e anzi, sono potenzialmente infinite. Per scoprire delle curiosità che in pochi (pochissimi) sanno, ti rimandiamo a questo reel che ne contiene 3.

Niente spoiler, è tutto qui 👇❤️

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