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Come si crea una strategia vincente su TikTok? In che modo i brand possono sfruttare il potenziale della piattaforma? E quali sono le migliori pratiche da mettere in atto per farlo?
Queste domande sono alla base dei ragionamenti di creator e agenzie che negli ultimi (ormai) anni si sono trovati davanti alla presenza di un Social Media capace di cambiare le dinamiche di fruizione degli utenti e la presenza dei brand sulle piattaforme: TikTok. E anche se le novità più impattanti arrivino quasi sempre dal mercato estero, questa volta per conoscere casi studio di eccellenza possiamo guardare in casa.
Stiamo parlando della campagna di comunicazione “Il Commesso”, studiata per il Brand Unieuro dall’agenzia di comunicazione Bcube. La campagna è vincitrice del premio Greatest TikTok Europe, annunciato durante il TikTok Awards Grand Prix, la cerimonia di premiazione europea dei TikTok Awards.
E benché il volto del il commesso di Unieuro sia il più famoso d’Italia, ecco due parole per presentarvi la campagna 👇
La campagna “Il Commesso” di Unieuro
“Il Commesso” è il nome della campagna di comunicazione ideata dall’agenzia Bcube che ha saputo centrare in pieno la missione della piattaforma: ispirare gli utenti in modo creativo e interattivo.
Creatività e interazione sono due parole chiave quando si elaborano strategie di comunicazione per la piattaforma, da sempre caratterizzata da un approccio naturale e personale alla creazione dei contenuti. Ma trasferire questi concetti ai brand, perlopiù di grandezza internazionale, non è affatto semplice.
Nasce da qui la sfida di creare contenuti capaci di intrattenere gli utenti attraverso la presenza del “commesso”. Se la sua presenza ricorda esattamente le dinamiche quotidiane all’interno degli store, siamo sulla strada giusta.
Grazie alla forte personalizzazione la campagna è capace di promuovere il brand, far emergere in modo spontaneo i valori e la personalità di Unieuro e intrattenere gli utenti creando un legame tra le persone e il brand. A sostegno dell’efficacia di questo approccio parlano i numeri.
Unieuro è ad oggi seguito da 167K mila follower e i suoi contenuti raggiungono in media 1,7M di utenti come nel caso del contenuto qui in basso 👇
@unieuro No è che ‘sto mio collega se ne va e allora volevo farci un ultimo TikTok insieme.
♬ suono originale – Unieuro
Come rivelato da Bcube durante l’intervista, il successo è da attribuire ad una chiave di lettura vincente che ha permesso di adattare a pieno la comunicazione del brand con le dinamiche della piattaforma. La regola è “don’t make ads, make TikToks”.
Per conoscere nel dettaglio le migliori pratiche dietro la campagna e fare tesoro di alcuni approcci strategici utili a comprendere come i brand possono utilizzare TikTok, lasciamo la parola direttamente a Bcube nell’intervista realizzata per voi 🎬
Intervista a Bcube
L’Italia trionfa al TikTok Awards EU Grand Prix, come è stata accolta la notizia?
Ce lo aspettavamo? No. Lo speravamo perché sapevamo di aver fatto un bellissimo lavoro? Sì. Al tavolo col cliente, durante l’annuncio, è stato onestamente difficile capire chi tra noi fosse più contento.
Da dove nasce l’idea di proporre la campagna “Il commesso” di Unieuro?
Su TikTok la gente segue i creator, non i brand. Se un brand vuole provare a parlare alla gente, può ricorrere a un creator, ma c’è un problema: se un creator porta il proprio personaggio su differenti brand, tu alla fine ti ricordi il creator, non il brand.
E allora ce ne siamo creati uno in casa. Il Commesso, appunto. Che poi se ci pensiamo, con chi è che parli quando vai da Unieuro? Mica con un creator…
Come riuscite a mantenere coerenza tra le piattaforme?
Su ogni piattaforma abbiamo un approccio differente, fermo restando il nostro tone of voice. Su Facebook prediligiamo contenuti più testuali tipo flusso di coscienza; su Instagram l’approccio memetico è vincente ma anche qui lo facciamo in maniera proprietaria, senza seguire wave o trend, bensì creando gli argomenti che riteniamo più giusti e divertenti per la community.
Su TikTok, invece, abbiamo scelto di puntare tutto sull’intrattenimento, seguendo l’unica regola di TikTok: “don’t make ads, make TikToks”. E sebbene il Social Media Manager di Unieuro e Il Commesso siano due character assolutamente distinti e separati, sottendono entrambi a un tone of voice riconoscibile e assimilabile all’ecosistema Unieuro.
Insomma, se li vedi riconosci subito che sono contenuti Unieuro.
Com’è avvenuta la selezione dell’attore da ingaggiare?
Era importantissimo trovare la faccia giusta che sapesse interpretare il personaggio che avevamo in mente. Che risultasse spontaneo, simpatico, magari un po’ impacciato, ma con professionalità evidente e un’ottima mimica facciale che rendesse quello che scriviamo ancora più divertente.
Il risultato ci ha premiati perché sembra proprio che il commesso sia sempre stato lui (e non potrebbe essere nessun altro)
Sappiamo i risultati social ottenuti tramite questo video. Secondo voi, come si traducono i risultati raggiunti tramite social, in termini di posizionamento o vendite del brand?
Si tratta di un settore di mercato in cui la lealtà alla marca è parecchio labile e suscettibile a una serie di variabili (prossimità, offerte in corso, disponibilità, per dirne alcune). Detto questo, anzi proprio per questo, aumentare l’awareness di marca e creare un ricordo positivo della stessa nella mente del consumatore secondo noi assume un ruolo determinante nel processo di scelta.
Come avviene solitamente la stesura degli script? È stato ingaggiato un regista?
Sicuramente abbiamo chiaro come funziona il canale e dove vogliamo andare con questo progetto, ma in generale c’è una fortissima libertà di espressione. Il cliente anzi è il primo che ci stimola e ci spinge a fare sempre di più. Poi in generale, il nostro segreto è realizzare contenuti che avremmo voglia di condividere sui nostri profili personali. Lato produttivo prediligiamo sempre soluzioni snelle con dei content/operatori che ci restituiscono quella freschezza espressiva tipica di TikTok.
TikTok è la piattaforma in più forte espansione, seppur i suoi vantaggi non sono sempre capiti dalle aziende. Quali sono secondo voi i vantaggi per gli store retail di essere su TikTok?
Il vantaggio è che se vai su TikTok, lo fai per parlare in maniera diretta alle persone, senza tutti quei fronzoli e archetipi pubblicitari che la gente ha imparato a decodificare (ed evitare) immediatamente. Questo significa creare un legame più stretto e sincero con la fanbase, che ritiene in questo modo un ricordo positivo della marca.
Quali consigli lascereste ad un brand che vuole sfruttare al meglio TikTok?
Sicuramente consiglieremmo di coinvolgere nel processo creativo un’agenzia in grado di capire e sfruttare al massimo le potenzialità della piattaforma. Magari con una comprovata esperienza in materia su diversi brand. Magari con un logo arancione.

Hanno risposto all’intervista Alessandro Orlandi (Direttore Creativo Esecutivo), Alessandro Miasi (Direttore Creativo Associato), Piergiorgio Adragna (Direttore Creativo Associato) di Bcube.
Best practice da seguire
Eccoci alla fine di questa intervista. Se il tuo prossimo passo è quello di realizzare contenuti per la piattaforma tieni a mente alcune best practice:
- realizza contenuti che avresti voglia di condividere sui tuoi profili personali
- differenzia la strategia contenutistica sulle piattaforme, ma resta fedele ai valori e al tone of voice del brand
- un approccio esclusivamente commerciale può essere nocivo per il tuo brand: elabora contenuti interattivi e orizzontali
- non fare pubblicità, fai TikTok ✨
- considera la possibilità di rivolgerti a professionisti esperti, la comunicazione non è improvvisazione.