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Credi di non aver mai giocato a Squid Game? Ti sbagli, ogni volta che fai una ricerca su internet attivi non solo il gioco in ottica SEO ma anche gli spietati crawler.

Nelle ultime settimane, sentiamo spesso parlare della serie Netflix più vista di sempre, ovvero “Squid Game”.
Spinti dalla curiosità di scoprire cosa è in grado di fare l’uomo dentro una spietata competizione con la vita appesa a un filo, un po’ tutti ci siamo imbattuti nei sui nove episodi.
Facciamo un po’ di recap della trama, ti va?
“Squid Game” è la serie coreana che parla di sopravvivenza e lo fa mettendo in scena un macabro gioco, a cui sono chiamati a partecipare centinaia di persone che, non avendo nulla da perdere, sono disposti a mettere a rischio la propria vita con la speranza di conquistare il ricco premio finale.
Chi perde negli apparenti semplici giochi, come ad esempio “un, due, tre stella”, non viene semplicemente eliminato ma direttamente ucciso dalle guardie in tuta rossa.
Quanti di noi parteciperebbero a un gioco così cruento?
Non stare troppo a rimuginare su tale domanda, sai perché?
Per fornirci una buona soluzione alle nostre ricerche, i browser attraverso i crawler ordinano con una classifica i siti web per rilevanza, eliminando, come le guardie nella famosa serie, quelli poco ottimizzati o semplicemente non in linea con la richiesta, dando inizio così allo “Squid Seo game“.
Chi sono i crawler nello “Squid Seo Game”?
I crawler sono il motivo per cui motori di ricerca possono fornire risultati pertinenti alle nostre richieste in ogni momento.
Per capirci meglio, ogni volta che cerchiamo sui browser immettiamo nella barra di ricerca una Query, ovvero un insieme di parole chiave o keyword, indicanti il nostro bisogno da soddisfare. Di conseguenza otteniamo le SERP o meglio le pagine web da consultare per appagare la nostra ricerca.
Ma come fanno i motori di ricerca a svolgere tale lavoro?

Partendo dal presupposto che ogni browser ha il suo crawler chiamati anche BOT, ad esempio Google ha “Googlebot” o Bing ha “Bingbot”, essi lavorano come ragni con la propria ragnatela, muovendosi attraverso la rete, raggruppando informazioni e indicizzando i vari siti per creare la propria ragnatela. Per questo, sono noti anche come “Spider”.
Si, sono dei veri e propri bibliotecari virtuali!
Il loro passatempo preferito è il “gioco del calamaro“, con i loro tentacoli raccolgono e scaricano informazioni e contenuti, che successivamente indicizzano e catalogano nelle serp, in modo che possano essere visualizzati dagli utenti in ordine di pertinenza. È così che ogni tua query ottiene sempre risultati pertinenti.
Essi sono di particolare importanza per l’ottimizzazione Seo dei motori di ricerca. Per le aziende è, quindi, essenziale conoscere le diverse tipologie e le funzioni dei web crawler per ottenere una buona notorietà e copertura del sito.
Quindi, ogni volta che mettiamo in rete un sito web, dobbiamo essere consapevoli di stare firmando un contratto alla “Squid game” con gli uomini in tuta rossa, chiamati bot, pronti a eliminarci, se lo ritengono necessario, in qualsiasi momento.
Ricorda: qui non vale il gioco “uno, due, tre stella” loro sono sempre presenti e non lasciamo spazio ai tuoi errori. La bambola ti osserva!
Come si articola lo Squid Game dei crawler?
I crawler sono costituiti da un codice di algoritmi e script che gli forniscono compiti e ordini chiari.
Come le guardie rosse in “Squid game” sono sempre sull’attenti per ricercare nuovi siti e informazioni, ma a differenza loro non hanno SOLO 456 partecipanti ma centinaia di migliaia.

Ma entriamo più nello specifico, vediamo i 3 passaggi che compie un bot:
1. Scansione del sito web:
Per raggruppare le informazioni più pertinenti alla tua query, un bot inizierà selezionando e scansionando diverse pagine web. Analizzerà ogni minimo dettaglio dei siti come ad esempio parole chiave, collegamenti e contenuti.
Infine, elaborerà migliaia di pagine, il numero varia a seconda dei risultati ottenuti, i cui contenuti e informazioni hanno il potenziale per rispondere alle esigenze di ricerca.
2. Indicizzazione delle parole chiave e del contenuto del sito:
Il passo successivo sarà classificare, con minuzia, tutte le pagine in base a fattori specifici per offrirti solo i contenuti migliori, più affidabili, più accurati e più interessanti. In questa fase i siti non ritenuti pertinenti o semplicemente mal ottimizzati occuperanno le ultime posizioni, per questo molte volte vengono ignorati.
Per essere più tecnici, possiamo chiamare la posizione che un motore di ricerca attribuisce a un sito nella classifica finale: RANKING.
3. Mappatura collegamenti ipertestuali (indirizzi pagine Web o URL) che si trovano all’interno del sito:
I fattori che influenzano l’algoritmo e il processo di ranking sono molto numerosi e in continua evoluzione.
Alcuni sono più comunemente noti (parole chiave, posizione delle parole chiave, struttura dei link interni e link esterni, ecc.). Altri sono più complessi come, ad esempio, la qualità complessiva del sito web.
3 Modi per non farsi eliminare dai Crawler
Ottimizzando il tuo sito in ottica Seo, parteciperai volontariamente allo “Squid Game”, quindi avrai bisognio di sapere come restare in vita senza farti eliminare dalle guardie rosse, ovvero i crawler.
Come nel gioco “Dalgona – la sfida dei biscotti” ogni minimo errore viene percepito dai bot, pronti a eliminarti.

Per ottenere un buon ranking tieni sotto controllo questi elementi:
Implementazione HTTPS
Questa è una parte molto importante dell’audit se vuoi spostare il tuo sito web da HTTP a HTTPS. Ti aiuterà a evitare alcuni degli errori più comuni.
Link rotti
I collegamenti interrotti sono una classica causa di malcontento degli utenti. Troppi link interrotti potrebbero persino far cadere il tuo posizionamento nelle SERP perché possono portare i crawler a credere che il tuo sito web sia mal ottimizzato.
Contenuti duplicati
I duplicati possono causare grossi problemi alla tua SEO. In tutta risposta, i vari motori di ricerca potrebbero presumere che tu stia cercando di manipolare le SERP e declassare o bannare in toto il tuo sito web.
Conclusione
Nello “Squid Seo Game” l’importante ed essere in grado di costruire una buona strategia Seo appunto, per il nostro sito web, senza farci intimorire dallo sguardo della bambola gigante, chiamata crawler, pronta a segnalare ogni nostro errore.
Ogni sezione ottimizzata ci aiuterà a crescere e attirare nuovi succulenti utenti.
Se vuoi un ulteriore stimolo per iniziare a ottimizzare in Seo, ricorda che:
In questo “gioco” ogni sito web eliminato non varrà, come in “Squid game”, 100.00 won aggiunti al montepremi finale ma sarà utile per far salire il tuo sito nella ranking (classifica dei siti internet).
Quindi, tieniti pronto a sconfiggere i tuoi competitor con questa nuova arma Seo!
Facciamoci amici i crawler in tuta rossa!
Se vuoi effettuare una valutazione del tuo sito web, ti suggerisco di usare questo tool gratuito in grado di fornirti un elenco di problemi e soluzioni per migliorare il tuo ranking:
Strumento gratuito di ricerca e analisi keyword Ubersuggest, Trova più keyword (neilpatel.com)
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GetResponse: 7 step per costruire il tuo Sito Web – Marketing Espresso (marketing-espresso.com)
Buona fortuna!