Non ti va di leggere? Prova ad ascoltare l'articolo in modalità audio 🎧 |
Rispondere all’imperativo di inclusione non è più delegato solo alle istituzioni, ma secondo cittadini e consumatori questo è un imperativo anche per le aziende private.

L’advertising contribuisce a definire la società, ma bisogna tenere in considerazione che la società è in continuo cambiamento. Possiamo dire che i primi influencer che mettono in mostra la cultura di massa sono i marketer delle aziende. Loro infatti hanno il potere, il budget e l’influenza per creare cambiamenti significativi e duraturi.
Dall’altra parte ci sono i consumatori che hanno bisogno di un prodotto che sopperisca ad un loro bisogno, ma soprattutto una pubblicità che li rappresenti. In questo contesto si fa spazio il marketing inclusivo, ovvero un’opera delle aziende che dà spazio a coloro che sono sottorappresentati.
La ricerca Ipsos
Per esplorare l’argomento, partiamo da un sondaggio condotto da Ipsos insieme a Think with Google nel gennaio 2020 negli Stati Uniti da Shelley Zalis, che ha analizzato la percezione di inclusione dei consumatori nella pubblicità.
I risultati che la sondaggista ne ha ricavato è che:
- Il 76% degli adolescenti si è approcciato a un prodotto o servizio dopo aver visto una campagna pubblicitaria inclusiva.
- L’85% dei consumatori latinoamericani si è approcciato a un prodotto o servizio dopo aver visto una campagna pubblicitaria che considera inclusiva.
- Il 69% dei consumatori neri ha indicato di essere più propenso ad acquistare un determinato marchio dopo aver visto una campagna pubblicitaria che considera inclusiva.
- Il 71% dei consumatori LGTBQ+ ha affermato di essere più propenso a cercare in modo proattivo un marchio la cui pubblicità rappresenti autenticamente una varietà di orientamenti sessuali
I consumatori si aspettano che i marchi siano inclusivi e riflettano la realtà.
“Non basta mettere un arcobaleno su un prodotto e chiamarlo una strategia di marketing”, ha affermato Sarah Kate Ellis, pioniera nel sostegno della comunità LGBTQ+, e presidentessa e CEO di GLAAD, un’organizzazione mediatica senza scopo di lucro.
I marchi devono prendere l’iniziativa per riflettere il mondo in cui viviamo mettendo in mostra l’ampia gamma di identità diverse all’interno della comunità LGBTQ. Ciò include le persone transgender e non binarie, nonché i genitori gay e lesbiche con figli”, ha affermato la media executive americana.
Dunque, per creare un marketing inclusivo dobbiamo comprendere attivamente le esigenze di coloro che potrebbero non essere nelle sale di leadership. Per fare ciò è consigliato chiedere il parere di società di consulenza o associazioni dedicati a tali individui. In questo modo avrai tutte le conoscenze di cui hai bisogno per il tuo marketing inclusivo.
La chiave è entrare in empatia con le diverse esperienze, specialmente quelle con cui non ti identifichi direttamente. È facile pensare che il tuo messaggio funzionerà solo perché suona giusto a te. Il segreto è non fare supposizioni, ma provare ad ascoltare e di conseguenza cercare di conoscere culture al di fuori della tua.
Diventa il mercato che cerchi
Tendenzialmente ha un impatto positivo l’advertising che va oltre l’ammiccamento alla diversità e dell’inclusione, ma rispecchia i consumatori in modo genuino e reale senza ostentare una irreale perfezione.
La famiglia bianca, fatta da una mamma e un papà e due figli che si svegliano tutti felici al mattino e fanno colazione insieme è una bellissima favola, ma che anche la Disney rifiuterebbe al giorno d’oggi se posta come unica rappresentazione della realtà.
È importante che la distanza tra il tuo team e il mercato sia molto poca, di modo da “avere nella stanza persone culturalmente competenti che abbiano il potere di influenzare le decisioni”, afferma Del Johnson, direttore di Backstage Capital, società di venture capital che ha investito oltre 5 milioni di dollari in aziende fondate da donne, persone di colore e imprenditrici LGBTQ.
I marchi possono “fare del bene” e allo stesso tempo modificare la percezione di sé delle persone a cui quel marchio si riferisce. Si pensi ai brand di intimo che continuano ad esporre nelle loro vetrine modelli dal corpo totalmente irreale, con braccia e gambe che non differiscono per circonferenza.
L’intersezionalità è la nuova diversità. Piuttosto che considerare la diversità come attraente per singole categorie, i consumatori apprezzano che un marchio abbracci nel proprio brand identity colori e forme del corpo, età, orientamento sessuale e capacità fisiche diverse.

Perché l’inclusione nella comunicazione è importante?
Inclusione significa rispettare e abbracciare la diversità umana su molte dimensioni, ma quali sono i vantaggi per un brand realmente inclusivo?
1. Migliora la percezione del brand
I consumatori optano per marchi che percepiscono credibili e che portano rispetto verso gli altri. Il marketing inclusivo infatti ha vantaggi a lungo termine: crea fiducia e fedeltà nei clienti. Quando il brand stabilisce un legame con il cliente, le possibilità di ottenere una reputazione favorevole è molto alta, come è alta la possibilità che il cliente comprerà di nuovo il prodotto o servizio.
2. Impatto sul tuo team
La comunicazione inclusiva ha un impatto sui dipendenti. Le aziende che incoraggiano la diversità in termini di genere, razza ed etnia nell’ambiente di lavoro hanno più probabilità di sovraperformare in termini economici rispetto ad altre. Se il tuo team si sente a proprio agio sul posto di lavoro, c’è una grande possibilità che trasmetta la sua felicità al pubblico e porti ad avere tassi di fidelizzazione più elevati. Questo si traduce in una maggiore soddisfazione interna ed esterna all’azienda.
3. Aumenta la reputazione del tuo marchio
Quando parliamo ad esempio del settore alberghiero, la soddisfazione del cliente dipende da molti fattori come il servizio di alta qualità, l’ospitalità e l’attenzione ai bisogni del cliente. Se gli ospiti saranno soddisfatti tenderanno a consigliare la struttura tramite il passaparola anche a parenti e conoscenti. Allo stesso modo un’azienda che è inclusiva e attenta al cliente ha il potere di aumentare il passaparola positivo dei suoi clienti sia sui social media che face to face. Al contrario se il brand non viene ritenuto adatto ad accogliere le diversità, i commenti negativi influiranno sull’atteggiamento del cliente nella fase di acquisto.
Come implementare l’inclusività nel tuo piano di marketing
Considerata l’importanza di implementare il marketing inclusivo, ci sono alcuni punti da tenere conto quando crei le tue strategie:
Ricorda chi è il tuo pubblico
Prima di tutto, devi ricordare chi è il tuo pubblico di destinazione. Evita di presumere che siano tutti normodotati o che appartengano tutti a un gruppo demografico o status sociale. Prendersi del tempo per conoscere il tuo target è sempre un ottimo investimento.
- Cosa li rende unici?
- Sostieni la loro diversità?
- Conosci i loro bisogni?
In questo modo vecchi e nuovi clienti si sentiranno parte della tua community.
Usa un linguaggio culturalmente sensibile
L’implementazione di una strategia di marketing inclusiva richiede l’utilizzo di un linguaggio culturalmente sensibile. Che si tratti di campagne di social media marketing o del tuo sito web, sarebbe bene utilizzare una comunicazione che sia il più inclusiva possibile per entrare in contatto con un pubblico più diversificato. Fai caso se utilizzi espressioni o modi di dire che per alcuni gruppi potrebbero essere offensivi, o metafore che potrebbero essere specifiche di una cultura e incomprensibili per altre.
Evita gli stereotipi ed essere inclusivi
L’inclusione consiste nel capire che i tuoi clienti sono unici e hanno convinzioni, interessi e atteggiamenti diversi, ma cerca di non cadere mai nella trappola di racchiuderli in categorie standard. È importante evitare giudizi e pregiudizi, e classificare, anche involontariamente, le persone in gruppi stereotipati.
Implementare l’inclusione tutto l’anno
Quando ti impegni in una comunicazione inclusiva questa non deve essere qualcosa di stagionale, ma dovrebbe essere portata avanti tutto l’anno. È importante anche pensare oltre le grandi feste e festeggiare anche i giorni meno noti delle culture che sostengono la tua azienda. Ciò coinvolge i tuoi clienti anche nelle feste importanti per loro, e aumenta il loro senso di inclusione.
Sapevate tutte queste strategie? La comunicazione è efficace quando riflette le persone che consumano il contenuto. In altre parole, se vuoi costruire un marchio di successo, essere inclusivo non è una scelta, è una necessità.
Curiosi di scoprire gli altri articoli del nostro blog? Li trovate tutti qui ☕️