Non ti va di leggere? Prova ad ascoltare l'articolo in modalità audio 🎧 |
In questi giorni, Fedez, il suo ultimo disco “Disumano”, e alcuni giornalisti sono stati al centro del dibattito pubblico. Non c’è stato nessuno che si sia risparmiato dal commentare la registrazione del dominio prima, e i video di lancio del disco e trolling di giornalisti e politici dopo.
Dalla pubblicazione dell’indiscrezione di “La Repubblica”, che annunciava dell’acquisto del dominio abbiamo visto uno sciame di agenzie, interviste, articoli, servizi di Tg che con titoloni raccontavano il tema ai lettori.
E in un sistema di comunicazione integrato come il nostro, tutto il circo mediatico ha posto l’attenzione proprio su Fedez.
Ma qual è stata dal punto di vista della comunicazione la genesi di questa campagna, quali sono state le leve utilizzate per ottenere così tanta copertura non solo social e perché ha funzionato così tanto?
Andiamo con ordine.
L’acquisto del dominio per creare Hype e la coerenza del personaggio
La notizia dell’acquisto del dominio, per molti, non è stata una grande sorpresa; infatti, l’influencer soprattutto negli ultimi periodi ha spesso utilizzato i suoi profili per parlare di attualità, o per prendere posizione su temi caldi all’interno del dibattito pubblico.
Il suo impegno a favore del Ddl Zan è stato oggetto di diverse stories e di due dirette con il Deputato Alessandro Zan.
Iniziativa che ha avuto un grande impatto mediatico, anche grazie alla community che ha a disposizione: 2.6 milioni di follower su Twitter, 13 milioni su Instagram, 2.5 milioni su Facebook, senza contare la community di Chiara Ferragni.
La coerenza del suo brand, soprattutto nell’impegno civile, sposando battaglie dal profondo posizionamento politico ha fatto credere a diversi politici e giornalisti che potesse davvero scendere in campo.
“Per prosperare e attirare clienti, le aziende devono avere un ruolo attivo nel social, prendendo posizione rispetto alle impellenti questioni ambientali, social e politiche del nostro tempo” – “Brand Activism”, Philip Kotler
Dal suo lato, Fedez, forte della sua influenza e della sua reputazione, ha utilizzato la notizia dell’acquisto del dominio a suo nome per generare conversazioni e quindi un’ampia visibilità.
Ma facciamo un passo indietro, perché il cantante ha potuto fare tutto questo? solo ed esclusivamente perché negli anni scorsi ha preso delle posizioni su delle policy divise mettendo in campo delle vere e proprie campagne di advocacy.
Cos’è l’advocacy e perché è diventata così importante negli ultimi anni?
Per advocacy intendiamo tutte quelle azioni che vengono messe in campo da singoli cittadini o gruppi di persone che hanno l’obiettivo di appoggiare una policy, oppure tentare di influenzare il decisore politico, attraverso l’utilizzo di social media, campagne stampa, flashmob, o altre iniziative con il fine di indirizzare le politiche pubbliche.
Lo scopo delle campagne di advocacy è quindi quello di coinvolgere, educare, modificare la percezione su alcune tematiche con l’obiettivo di creare un cambiamento nella società.
Le strategie per creare campagne di questo tipo possono riguardare l’utilizzo di diverse piattaforme, ed è possibile creare dei veri e propri customer journey. Negli ultimi anni, queste campagne hanno assunto varie forme.
Le forme dell’advocacy
Le campagne di advocacy sono diverse, e in base agli obiettivi che si hanno, si utilizzano strumenti o si mettono in campo azioni e contenuti differenti.
Negli USA, ad esempio, una delle più famose campagne è stata quella di Colin Kaepernick che ha usato la sua posizione di giocatore della NFL per cercare di promuovere il cambiamento sociale negli Stati Uniti.

In Italia invece, Fedez, ha utilizzato la sua posizione per sposare il DDL Zan. Perciò da una parte c’è una campagna creata offline poi migrata su tutti i social, dall’altra invece una campagna nata proprio su Instagram oppure come in questo caso nata sui giornali.
I giornali per indirizzare il dibattito pubblico
Fondamentale nella sua strategia di comunicazione integrata, è stato condividere l’esclusiva della registrazione del dominio con alcuni giornali. Infatti, sapeva benissimo che una volta data l’informazione a una delle testate più importanti in Italia tutte le altre avrebbero rilanciato la notizia.
Così facendo, ha innescato un circolo, dove tutti i commentatori, giornalisti e politici, hanno iniziato a commentare e condividere la notizia, facendo esattamente quello che Fedez si aspettava.
Fedez registra un dominio sul web per le prossime elezioni: il rapper è pronto a scende… https://t.co/V89XdomqCw pic.twitter.com/Vr2SHcuZgZ
— Corriere della Sera (@Corriere) November 10, 2021
Le due fasi del lancio: Il video di trolling
La fase di lancio è stata poi suddivisa in due momenti.
Il primo in cui venivano canzonati tutti i giornalisti che avevano parlato di lui e in cui riportava tutte le testate e gli articoli di giornale che parlavano della sua discesa in campo.
Fase propedeutica al vero e proprio lancio del disco.
Nel secondo video, Fedez, ha invece svelato il partito che ha fondato e con cui concorrerà alle elezioni del 2023. Si chiamerà “Disumano”. Un chiaro riferimento al clima che caratterizza il nostro Paese proprio come il titolo del suo album.
— Fedez (@Fedez) November 15, 2021
Le due fasi del lancio: Vota Disumano
La scelta della composizione della fotografia, la libreria, la cornice, fanno riferimento ad una chiara narrativa. Fedez in questo caso ha usato la chiave della satira, della parodia, per lanciare il suo album, senza dimenticare però promuovere un chiaro posizionamento politico.
Scendo in campo perché la politica italiana è una cosa seria
— Fedez (@Fedez) November 15, 2021
Vota Disumano 💅🏻#ioscelgodisumano #26novembre #fedezelezioni2023 pic.twitter.com/zJ3DhcHXZV
In conclusione
È chiaro che l’ecosistema informativo è cambiato. Se fino a 10 anni fa l’agenda era dettata solo ed esclusivamente dai media tradizionali, oggi viene definita su Twitter, Facebook e Instagram o tra una commistione tra tutti.
Oggi, infatti, i temi non si portano all’interno del dibattito pubblico solo con il convengo universitario, lo studio del Think Thank più autorevole, o con la conferenza stampa. Ai giorni nostri, queste modalità conosciute come tradizionali sono affiancante e integrate sempre più da campagne di advocacy online e dal ruolo sempre più importante degli influencer.
Ma tutto questo è stato possibile solo dal fatto che Fedez sta già facendo politica e campagne di advocacy su temi come vaccini, ddl Zan già da diverso tempo.