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L’ultima campagna di Nivea CARE FOR HUMAN TOUCH si focalizza sull’importanza del contatto umano. Se è vero che “Nessuno si salva da solo”, il contatto umano ha un potere salvifico nella nostra vita. Così, Nivea racconta, attraverso un sondaggio condotto tra il il 2018 e il 2019 dall’Istituto Mindline, quanto un semplice abbraccio possa incidere sul nostro benessere psicofisico. Sono state 11.000 le persone tra i 16 e 69 anni con differenti caratteristiche sociodemografiche e culturali, che hanno risposto alle domande in 11 paesi.
La mappa globale sulla percezione del contatto umano

Cosa vogliono dire questi dati? Se per esempio, ci concentriamo sul 26% dell’Italia, questo indica la percentuale di persone che prima dell’intervista non ha avuto alcuno contatto fisico con altri. Nello specifico, il 71% degli italiani ha bisogno di essere abbracciato più spesso contro il 64% che si sente meno solo aiutando il prossimo. Per approfondire i dati clicca qui.
In generale, la ricerca dimostra come 9 persone su 10 nel mondo sono consapevoli dell’importanza del contatto fisico per avere una vita migliore. La percezione della popolazione mondiale quando si parla di contatto umano è riconducibile all’idea del prendersi cura dell’altro. Stando ai numeri, il contatto umano ha diversi declinazioni di affettività:
- Per il 96% è amore
- Nel 95% dei casi è premura
- Per un altro 96% è affetto
I benefici del prendersi cura del prossimo
Siamo sicuri di sapere cosa accade in noi quando abbiamo un contatto fisico con un’altra persona?
Secondo le ricerche scientifiche:
- Si rafforza il sistema immunitario e aumentano gli ormoni della felicità
- Aumentano i battiti cardiaci e la pressione sanguigna si normalizza
- Si riduce il livello di ormoni dello stress
- Si riducono l’ansia e i sintomi della depressione
Stando ad alcune ricerche, la cura tattile si è rivelata particolarmente utile per problemi di demenza negli anziani rispetto all’assunzione di psicofarmaci. E’ risultata terapeutica contro la solitudine degli over 50 in Gran Bretagna dove il sentirsi soli risultava più nocivo dell’obesità. Infine, il contatto fisico sembra essere miracoloso per una sana crescita nei neonati prematuri come dimostra il video sotto.
I Limiti del contatto tra le persone
È vero anche, però, che in molti più casi di quanto possiamo pensare, il contatto umano è pari a zero.

Le cause sono lo stile di vita frenetico delle nostre giornate divise tra impegni di lavoro o personali. Come direbbe Bauman, oggi i rapporti sociali e umani si fondano sul modello di vita liquida. I legami sono liquidi, sfuggenti, superficiali a causa del nostro disinteressamento o distrazione. Il risultato è la mancanza di contatto umano, fisico con gli altri. Paradossalmente ciò colpisce la generazione Z, quella più connessa, quella che ha milioni di follower ma proporzionalmente è più sola.

Ciliegina sulla torta, da un anno c’è il Coronavirus che ha contribuito ad allontanare le persone con le misure preventive di contagio. I dati sopra lo rappresentano.
Il progetto Nivea: Skin to skin care
Le indagini condotte da Nivea sul contatto umano, l’hanno indotta a investire 20 milioni di euro entro il 2025 in progetti sul contatto tattile. Il ricavato sarà destinato a circa 150.000 persone a rischio di vita e di solitudine. Nivea ha anche deciso di collaborare con il laboratorio tattile di Lipsia che ha introdotto un piccolo bracciale tattile. Lo strumento applicato sul piede del neonato prematuro, si attiva in occasione di una fase di apnea e aiuta a regolarizzare il respiro del bambino.
Considerazioni personali:
Da parte mia, ho imparato con il tempo a comprendere l’importanza del contatto umano. Soprattutto, grazie agli abbracci, ho superato quella sensazione di orgoglio-misto a timidezza che spesso ci frena e costruisce una barriera nella relazione con gli altri.
Sono convinta che per vivere e crescere abbiamo bisogno degli altri, del loro contatto, supporto e delle carezze. Non è vero che possiamo farne a meno e dimostrando vicinanza agli altri o affetto risultiamo meno forti e smielati. Il contatto con gli altri è il primo passo per salvare sé stessi e gli altri. Il contatto è il primo passo verso l’empatia con il mondo e per coltivare la gentilezza di cui abbiamo tanto bisogno per affrontare la realtà.
Questo caso studio, dimostra anche che “contatto umano”, vuol dire anche dimostrare di essere vicini, con un messaggio, un sorriso, una telefonata a chi teniamo. Voi come dimostrate la vostra presenza?