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“Vi sono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono”.
Philip Kotler
Metodologia Agile: che cos’è e perché nasce?
La metodologia Agile è un framework che permette di gestire un progetto in un’ottica innovativa. Tale metodologia cerca di sorpassare i modelli “tradizionali” del management a favore di un nuovo modello organizzativo veloce e flessibile.
Nel 2001, grazie a diciassette sviluppatori, nasce a Snowbird il Manifesto per lo Sviluppo Agile del Software, un programma che racchiude i valori chiave di questa nuova tecnica.
Il Manifesto potrebbe apparire generico, ma in realtà permette di adottare un mindset innovativo e incentrato sull’aumento dell’efficienza. Infatti, il Manifesto nasce con l’intento di sorpassare il tradizionale modello a cascata rigido e lineare.
Nella metodologia Agile non si pianifica un prodotto in anticipo, non si progettano fasi operative a lungo termine, non esiste uno schema fisso perché la versatilità è l’elemento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi. Si cercano soluzioni semplici per risolvere problemi complessi, al fine di ottenere un netto vantaggio competitivo.
Perché?
Perché oggi bisogna sapersi adattare agilmente ad un mercato mutevole e a una concorrenza molto forte. Questo è il motivo per cui si superano processi lineari e gerarchici, a favore di modelli circolari e poliedrici.
Questo framework si snoda lungo singole fasi chiamate “sprint”. Al completamento di ogni sprint viene richiesta l’interazione con il cliente, al quale viene mostrato il lavoro svolto fino a quel momento per ricevere un feedback.

Quali sono gli aspetti chiave della metodologia Agile?
Per applicare efficacemente la metodologia Agile è necessario seguire dieci aspetti chiave:
- Il concetto di customer centricity diviene priorità assoluta perché ciò che conta è soddisfare il cliente
- Le strategie sono flessibili e adattive, motivo per cui il cambiamento non è un nemico, ma un fedele alleato
- Il focus è lo scopo dell’organizzazione, uno scopo che si persegue solo nel momento in cui tutto il sistema lavora in modo sinergico e coordinato
- Uno scopo condiviso è uno scopo raggiungibile
- Un individuo motivato è la chiave del successo
- Il metodo di comunicazione più efficace è quello face to face
- L’eccellenza operativa è il criterio di riferimento per la misurazione del successo
- I processi agili promuovono lo sviluppo sostenibile
- I migliori risultati emergono da piccoli gruppi indipendenti e auto organizzati
- L’introspezione genera consapevolezza
Il vero scopo della metodologia Agile non è solo quello di basare la realizzazione di un progetto sulla velocità, ma anche quello di dar fiducia alle persone.
Un team coeso e partecipativo realizza obiettivi orientati al lungo termine: il coinvolgimento genera valore.
Scrum: la metodologia Agile più diffusa
Jeff Sutherland – nel suo libro “Fare il doppio in metà del tempo: puntare al successo con il metodo Scrum” – definisce Scrum come un framework che consente di sviluppare e realizzare prodotti complessi.
Scrum nasce a partire dagli anni ’90 e viene impiegato per sviluppare software, hardware, ma anche per gestire operazioni all’interno delle organizzazioni e nel marketing. Adottato da molte aziende italiane e mondiali – quali Apple, Google, Coca Cola – Scrum valorizza il talento delle persone in un’ottica innovativa.
Si tratta di un’evoluzione delle classiche metodologie di project management verticistiche e top-down. Infatti, Scrum si affianca a sistemi evolutivi, autocorrettivi e trasversali utilizzando un approccio iterativo.
Il processo è definito da tre pilastri principali, quali:
- Trasparenza: definire uno standard comune da poter condividere con tutti i partecipanti
- Ispezione: visionare frequentemente l’avanzamento degli sprint
- Adattamento: se chi ispeziona verifica dei limiti nel processo deve adattarlo il più velocemente possibile

Quali sono i valori di Scrum?
L’impiego di una metodologia Scrum genera successo grazie alla messa in atto di cinque valori fondamentali:
- Impegno
- Focus
- Apertura
- Rispetto
- Coraggio
Lo Scrum Team si supporta reciprocamente con lo scopo di ottenere il miglior risultato possibile. Questo viene realizzato in un’ottica di apertura a nuove sfide, al cambiamento e a tutti gli elementi che potrebbero generare incertezza. Tutto il team si rispetta e ha il coraggio di perseguire gli obiettivi secondo eticità e moralità.
Com’è strutturato lo Scrum Team?
Lo Scrum Team è numericamente limitato e si compone di massimo 9 persone. Il team è auto organizzato, flessibile e capace di risolvere problemi complessi.
In particolare, si compone di tre figure essenziali:
- Il Product Owner ha la responsabilità di massimizzare il valore del prodotto ed è l’unico a gestire il product backlog. Questo fa riferimento ad un documento che contiene un elenco di attività ordinate per raggiungere l’obiettivo finale.
- Il Team di Sviluppo organizza e gestisce il lavoro in modo sinergico e coordinato. Il team è auto organizzato e cross-funzionale.
- Lo Scrum Master aiuta coloro che sono al di fuori del team a comprendere la teoria, le pratiche e i valori guida di Scrum.

AGILEWAY.IT
Il team nel suo insieme si occupa principalmente degli sprint, ovvero di un periodo limite nel quale viene realizzato un incremento del prodotto. Tutto ciò che viene realizzato alla fine di ogni sprint viene comunicato a tutti gli stakeholder chiavi, con i quali si instaura un feedback costante. Un nuovo sprint si avvia nel momento in cui si conclude quello precedente.
Ovviamente, ogni sprint rappresenta un obiettivo preciso, flessibile e caratterizzato da una durata limitata (un mese). In questo modo si diminuiscono i rischi, i costi e si aumenta la possibilità di realizzare un’attività di correzione in itinere.
Lavorare in team è la prerogativa necessaria per la metodologia Scrum, la quale permette un maggior coinvolgimento degli individui. Gli stessi non solo saranno più coinvolti, ma anche più motivati a raggiungere l’obiettivo prefissato.
Qual è l’aspetto più importante?
Scrum permette di dare forma a ciò che si definisce leadership condivisa. Infatti, chiunque visioni un problema all’interno del team ha la possibilità di assumere un ruolo da leader per risolverlo.
Utilizzo della metodologia Scrum: vantaggi e svantaggi
Nel contesto odierno, estremamente dinamico e competitivo, l’utilizzo di framework semplificativi può rappresentare un vantaggio competitivo.
Perché?
- Con la metodologia Scrum il tempo di lavoro si riduce grazie all’approccio iterativo basato su progetti orientati al breve periodo.
- I costi si riducono perché il costante processo di verifica realizzato alla fine di ogni sprint permette di realizzare correzioni in itinere.
- Il rischio di fallimento si abbassa notevolmente: un team estremamente sinergico e coordinato e che testa il prodotto con i propri stakeholder chiavi difficilmente fallirà.
- Gli imprevisti si riducono perché il cliente è sempre informato sullo status del progetto e questo permette di gestire anticipatamente le incertezze.
Tuttavia, la metodologia Scrum presenta anche dei punti critici:
- L’implementazione non è automatica, ma anzi molta complessa. Nonostante questa metodologia sia facile da imparare, al tempo stesso non è facile da applicare. Questo perché richiede necessariamente un cambiamento della cultura organizzativa dell’impresa, che non sempre si è disposti a realizzare.
- Non è semplice trovare un team contaminato: non è detto che le persone possiedano più competenze e che siano in grado di collaborare in team multidisciplinari.
- Questo framework presenta dei limiti perché non può essere applicato a qualsiasi contesto.
Considerazioni finali: perché sviluppare un mindset Agile è fondamentale?
Una metodologia Agile permette di saper accettare l’incertezza, il cambiamento e l’evoluzione. La parte strutturale di un progetto è ben definita, distinta da fasi lineari, ma le organizzazioni sanno che c’è bisogno di continua evoluzione.
La velocità della metodologia Agile presuppone la totale fiducia nel team, nelle persone che collaborano con l’organizzazione per il perseguimento di un obiettivo in comune. La leadership condivisa non presuppone una gerarchia: tutto il team è l’artefice del progetto finale.
La Guida Definitiva a Scrum di Ken Schwaber e Jeff Sutherland chiarisce i tratti principali di questo metodo iterativo, ampiamente conosciuto, ma non sempre applicato.
In conclusione, si tratta di una metodologia vantaggiosa con i propri limiti che sono destinati, però, a ridursi dinnanzi a un ambiente di business in continua evoluzione. Infatti, le società che affrontano continui cambiamenti delle loro strategie sono le più propense ad adottare un minset Agile.
L’evoluzione tecnologica ha ribaltato il mondo aziendale: per la corsa alla sopravvivenza gli assetti innovativi non sono più un’esibizione, ma una reale prerogativa.