Orizzonti Politici, Associazionismo e digitale, intervista a Francesca Squillante

Oggi parliamo con Francesca Squillante di Orizzonti Politici, associazionismo e digitale per il futuro dell'innovazione.

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Orizzonti Politici è nata dall’idea di quattro studenti dell’Università Bocconi nel giugno del 2018. In soli 3 anni l’associazione è cresciuta molto velocemente grazie ai social media, ai motori di ricerca e al passaparola. Oggi Orizzonti Politici è una realtà diffusa in tutta Italia e si sta aprendo la strada per diventare il Think Tank della Generazione Z.

Oggi con Francesca Squillante, Presidente di Orizzonti Politici, parliamo di associazionismo e digitale. Se sei interessato a questi temi, ti consiglio di leggere con attenzione questa intervista.

Ciao Francesca, come stai?

Ciao Ennio, mi sento molto bene, è un periodo emozionante e mi sto ambientando a Parigi. Sto studiando per ottenere una doppia laurea in affari europei con l’Università Bocconi e la Sciences Po. Il metodo di studio qui è parecchio diverso da quello italiano, ci sto mettendo un po’ ad abituarmi.

Le lezioni sono molto partecipative, devi sempre cercare di esporti e di dire la tua, cosa a cui non ero assolutamente abituata a Milano. Nella valutazione non esiste l’esame, a fine semestre devi consegnare un’essay o devi svolgere dei lavori di gruppo. Diciamo che è stato un po’ difficile all’inizio abituarmi a questo metodo, però sono molto contenta di studiare qui.

Mi racconti di Orizzonti Politici?

Orizzonti Politici ha tre anni ormai, se ci penso mi emoziono tantissimo.  Tre anni fa io ed i miei colleghi avevamo appena iniziato l’università ed eravamo freschi di liceo. Seguendo le classi di scienze politiche e di economia eravamo increduli di come le notizie venissero strumentalizzate da personaggi pubblici per fini personali. Questa è stata una delle micce che ha acceso l’idea di Orizzonti Politici.

Oltre a ciò, ci sentivamo molto fortunati per quello che stavamo imparando, e volevamo renderlo disponibile a tutti, anche a chi non aveva avuto la possibilità di poter accedere a queste informazioni. Durante lo studio ci eravamo accorti che molti giovani provavano interesse sui temi economici e politici, e utilizzano i social per informarsi su queste tematiche.

Queste ricerche ci hanno portato a creare una realtà, Orizzonti Politici appunto, che parla ai giovani utilizzando internet e i social media, con la missione di creare un’opinione pubblica consapevole.

Quali sono stati gli eventi che hanno segnato la storia dell’associazione?

Gli eventi che mi vengono in mente sono quelli che ci hanno dato delle grandi opportunità.

Il primo è l’incontro con Venanzio Postiglione, Vicedirettore del Corriere della Sera. Fu un evento chiave per noi perché eravamo ancora all’inizio e ci fornì tantissimi spunti di riflessione su cosa volevamo diventare e quali obiettivi volevamo raggiungere. Da quell’incontro è nato il mantra di Orizzonti Politici.

“La verità è che si può cambiare il mondo, o almeno il mondo che ci circonda, è sempre una questione di Orizzonti”

Questa frase, coniata dallo stesso Postiglione, ci ha dato la fiducia necessaria per mantenere la costanza su questo progetto, anche se i risultati all’inizio erano inesistenti.

Il secondo evento fondamentale è stato quello della pandemia, perché in quei momenti difficili di esclusione dalla vita sociale, Orizzonti Politici è stato un rifugio dalla paura del covid e dalla reclusione del Lockdown. In quei mesi ci siamo tuffati nel lavoro dell’associazione, la nostra produzione di articoli era aumentata tantissimo e questo ha permesso al progetto di esplodere. Proprio in quei mesi siamo riusciti a farci conoscere come mai era successo prima.

Il terzo evento è la pubblicazione delle nostre proposte di policy con “Italia a misura di Generazione Z”. La pubblicazione di questo report ha richiesto il nostro sforzo maggiore da quando è nato Orizzonti Politici.

Si tratta di proposte di policy che seguono la scia del PNRR, dove abbiamo affrontato alcuni dei problemi strutturali dell’Italia, proponendo delle possibili soluzioni sulla sostenibilità dei trasporti e delle infrastrutture, la digitalizzazione, l’autorealizzazione tramite la scuola, il lavoro e la ricerca.

Grazie a questa raccolta di proposte ci siamo fatti conoscere per le nostre competenze, partecipando così alle consultazioni del Y20.

Cosa vuol dire fondare un’associazione?

Orizzonti Politici all’inzio era una pagina Facebook ed un Blog, piano piano è cresciuta fino ad ambire a diventare il Think Tank della generazione Z. Inizialmente non sapevamo dove stavamo andando, ci sono tantissimi eventi che possono modificare il percorso di una realtà appena nata e non strutturata.

C’era tanto entusiasmo, ma anche molta incertezza, perché per mesi abbiamo lavorato tanto, ma senza risultati. A sono state le emozioni, l’entusiasmo, la speranza e la fiducia di poter avere un impatto. Non era scontato, abbiamo tenuto duro ma alla fine l’associazione è riuscita a decollare.

La pandemia che impatto ha avuto?

Per l’associazione è stato un momento di riscoperta. Con la pandemia ed il conseguente Lockdown ci siamo impegnati per far diventare Orizzonti Politici un Think Tank. Personalmente ho sviluppato delle amicizie durante i mesi del lockdown parlando al telefono o su zoom, è stato un periodo dolce ed amaro.

Dolce e amaro perché senza la pandemia il progetto non sarebbe decollato così velocemente, però mi rendo conto essere stati dei mesi terribili per il paese, specialmente per i giovani. L’associazione è stato il nostro “rifugio” virtuale, dove abbiamo concentrato le nostre energie per superare quel momento difficile.

Qual è il tuo ruolo nell’associazione?

Oggi ho un ruolo istituzionale nell’associazione in quanto presidente. Questo mi porta a dover accostare alle mie emozioni la razionalità. In questo momento credo che l’associazione stia andando nella direzione giusta, sono molto orgogliosa di dove siamo arrivati finora.

Negli ultimi mesi ci siamo accorti che stiamo avendo un impatto, nel nostro piccolo, per migliorare il dibattito pubblico. Per noi è un traguardo importante. In questo momento sento una grande responsabilità, perché in Orizzonti Politici ci sono 80 ragazzi e ragazze che ogni giorno si impegnano per mantenere in vita l’associazione.

Senza di loro tutto questo non sarebbe quello che è oggi.

Come vedi Orizzonti Politici nel prossimo futuro?

Orizzonti Politici è un bacino di idee in costante evoluzione, è difficile dire nel futuro cosa saremo. Ci sono tanti fattori che influenzano il nostro operato. Sicuramente nel futuro vedo un Think Tank consolidato e riconosciuto a livello nazionale, che riesce ad avere un impatto a livello di Policy Making.

La grande sfida sarà riuscire a mantenere quella capacità innovativa che ci ha distinto rispetto alle altre associazioni. Vorrei che non sia solo un punto di riferimento per tutte le persone che ricercano un’informazione approfondita. Il nostro lavoro deve essere quello di ispirare i giovani come noi ad interessarsi alla politica e all’economia, solo così possiamo cambiare l’Italia.

Il nostro sogno è creare un dibattito pubblico costruttivo ed accessibile, ma questo lavoro richiede impegno, siamo ancora all’inizio.

Quali sono le sfide più importanti che state affrontando?

Le sfide sono tante. Una delle più importanti è determinata dalla pandemia, se da un lato l’associazione è cresciuta, dall’altro abbiamo sempre lavorato da remoto. In Orizzonti Politici sono entrati numerosi ragazzi e ragazze, ma molti di loro non li ho mai visti di persona. Se da un lato le conversazioni su zoom possono aiutare a conoscersi, non saranno mai sostituibili ad una conversazione faccia a faccia.

Lavorare a distanza sarà una sfida, anche perché sempre di più in associazione arrivano ragazzi di origine europea ed extra-europa. Quindi sarà sempre più difficile incontrarsi di persone. Se si perde il contatto diretto con le persone si rischia di perdere la motivazione ed il senso delle cose che si stanno facendo.

La seconda sfida riguarda i social media. Sono un punto cardine della nostra attività, essendo la prima fonte d’informazione per i giovani. Per ora i nostri canali principali sono Instagram, Facebook, Twitter e Linkedin. Noi utilizziamo questi canali di comunicazione per incentivare le persone ad approfondire sul nostro sito. Chiaramente non è semplice farlo perché i giovani vogliono consumare il contenuto sui social. Però noi sappiamo che l’approfondimento non può avvenire solo sui social, perché le informazioni non possono essere sempre rapide e veloci.

La terza grande sfida sarà far capire che noi non siamo semplicemente una pagina Instagram. Dobbiamo riuscire a comunicare all’esterno la molteplicità che una realtà come Orizzonti Politici rappresenta.

Ogni canale deve avere il proprio tono di voce, non è un’attività semplice, ma stiamo cercando di trovare quello che meglio funziona per noi. Per comunicare in maniera efficace dobbiamo capire come evolve la comunicazione dei giovani sui social per mantenere la loro attenzione sui nostri canali.

Hai mai pensato ad Orizzonti Politici politicamente in campo?

Molto spesso dentro Orizzonti Politici si parla di questo argomento. Secondo me la nostra associazione deve rimanere legata alla sua missione ed essere indipendente, costruttiva ed accessibile. Entrare attivamente in politica significherebbe rinunciare in parte a questa missione, in quanto l’associazione non potrebbe più comunicare e condividere informazioni con la stessa libertà.

L’associazione oggi ha una posizione apartitica e cerca di istaurare un dibattito costruttivo e positivo nella società. Inserirsi nel contesto politico non permetterebbe di portare avanti il compito per cui l’associazione è nata.

Possiamo avere un impatto anche senza scendere in politica, questi mesi ne sono la prova. I nostri contenuti online stanno rendendo molti più giovani consapevoli dei problemi del nostro paese, per noi già questo vuol dire cambiare le cose.

Ringraziamenti

Ringrazio Francesca, per aver dedicato il suo tempo per questa splendida intervista.

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