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Esistono numerosi motivi per cui è fondamentale adottare strategie di Content Marketing; in questo articolo elenchiamo i principali più una tips strategica.
Il Content Marketing
Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche, il proprio modo di parlare, i propri interessi e tanto altro che ci caratterizza e ci differenzia dalle altre persone.
Ognuno, con la propria unicità, è in grado di apportare valore al mondo circostante ed essere, di conseguenza, ricordato e apprezzato per questo.
Allo stesso modo, anche i brand hanno un “carattere” e alcuni, proprio per questo motivo, diventano per noi molto più che semplici “marche”.
A volte, abbiamo la sensazione di conoscerli; hanno un proprio stile, possono aiutarci, ci insegnano e ci fanno sognare.
Ad esempio, l’azienda Buitoni, per molti, non è semplicemente un’impresa alimentare, ma anche un aiuto per imparare a cucinare. L’azienda, infatti, nel suo canale YouTube pubblica video tutorial di ricette e rubriche dedicate alla cucina per invogliare gli appassionati a sperimentare nuovi piatti.

Oppure, GoPro, la “action cam” alleata delle attività estreme, utilizza strategie di Content Marketing in maniera molto efficace per permettere agli appassionati di condividere le proprie esperienze, trovare altre persone con gli stessi interessi e fidelizzare il pubblico.

Perché creare contenuti?
Immagina di prendere parte ad un evento in cui hai la possibilità di conoscere molte persone.
Probabilmente, dalle conversazioni che intratterrai con queste, emergeranno alcune delle tue caratteristiche e particolarità, tramite le quali, puoi donare il tuo valore all’interlocutore, rendendoti interessante ai suoi occhi.
Con la stessa logica, i brand e tutto ciò che li caratterizzano, dalla brand identity al tone of voice, possono essere “utili” per qualcuno, al di là della mera vendita del prodotto o servizio che offrono.
Possono condividere informazioni interessanti, possono far crescere la propria audience, o provare ad accorciare le distanze con il proprio target tramite l’intrattenimento.
Esattamente come quando proviamo a creare delle relazioni più profonde tramite la condivisione delle nostre esperienze, competenze o semplicemente con il nostro “carattere”.
Lo fanno anche i brand. Ma tramite la produzione di contenuti.
Un contenuto efficace è qualsiasi informazione o azione in grado di donare valore. Dall’informazione tecnica volta ad ampliare la conoscenza delle persone interessate all’intrattenimento per simpatizzare con i potenziali clienti.
Molteplici obiettivi, diversi canali, tante audience differenti.
I contenuti sono la nostra voce online.
Che siano contenuti ispirazionali, informativi o d’interazione, comunicati tramite storie, meme o blog, molti brand hanno capito come sfruttarli per creare valore.
E perseguono, dunque, potenti strategie di Content Marketing.
Di questa efficace tecnica e della sua applicazione ne abbiamo già parlato in questo articolo qui.
Riassumendo, possiamo pensare al Content Marketing come quel ramo della promozione e comunicazione che punta a raggiungere obiettivi importanti, tra cui brand awareness, brand positioning e brand loyalty, attraverso la produzione, ottimizzazione e diffusione di contenuti di valore.
Ma, concretamente, qual è il potere del Content Marketing?
Ecco perché dovresti iniziare la tua strategia di Content Marketing oggi stesso:
Per attirare potenziali clienti
Tornando all’esempio precedente, immagina che, durante quell’evento, senti alcune persone parlare delle tue più grandi passioni. Probabilmente avrai voglia di unirti alla conversazione. E così farebbero altre persone con lo stesso interesse.
Tra tutti gli invitati all’evento, verrà così creato “automaticamente” un gruppo di persone attratte da “contenuti” simili. Un potenziale target.
Così avviene anche per i brand che attuano un buon Content Marketing.
Il primo grande vantaggio, infatti, è quello di creare lead qualitativi: potenziali clienti che mostrano interesse, a vari livelli, nei confronti di un prodotto o servizio.
Una efficace strategia di Content Marketing permetterà di fare un “retargeting automatico”.
Verrà da sé che l’audience si comporrà di persone interessate a ciò che il brand condivide, al valore che può donargli, facendo allontanare altre persone che non sarebbero state comunque profittevoli per il brand.
No ai contenuti autocelebrativi, sì allo storytelling.
Come reagiresti se durante una conversazione interessante qualcuno iniziasse ad autocelebrarsi esageratamente?
La stessa reazione potremmo averla anche con i contenuti di un brand che cercano di sottolineare i benefit del prodotto troppo assiduamente.
Nel momento in cui il contenuto è tanto efficace da soddisfare i bisogni del nostro target, sarà proprio quest’ultimo a trovarlo. Non ci sarà bisogno di insistere né di “inseguire” i potenziali clienti.
Tramite una potente strategia di storytelling, i clienti compatibili con la personalità del brand avranno modo di avvicinarsi a quella realtà autonomamente.
Una buona strategia di Content Marketing è in grado, dunque, di trasformare una strategia da push a pull.
La tecnica di storytelling prevede la capacità di raccontare una storia potente, emotiva, comprensibile ed accattivante.
Si tratta di trovare una causa che sta a cuore al proprio pubblico e narrarla in maniera efficace, così da spingere le persone a voler scoprire l’evoluzione di tale storia nel tempo.
Come ormai sappiamo, infatti, “le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia” (Seth Godin).
Un esempio vincente di storytelling efficace è Coco Inside Chanel, una rubrica su Youtube in cui si racconta la storia della fondatrice del brand di lusso.
La vita di Coco Chanel, donna forte e intraprendente da un lato ed elegante e raffinata dall’altro, viene raccontata come se fosse una favola dallo stile del “C’era una volta”.
Tramite questa vincente narrazione digitale, viene rinforzato il mito della donna rivoluzionaria su cui si basa la brand identity di Chanel.
Per creare la tua community
Recentemente, si sente sempre più spesso parlare di “community”, ovvero un gruppo di persone coinvolte, interessate e legate a un brand, accomunate proprio dall’interesse e la passione per quest’ultimo.
Una forte community è un raduno di “fans” di un brand che lo supporterebbero ad ogni costo e che sentono il dovere di far parte del progetto di crescita di quest’ultimo.
Si basa sulle interazioni, sulle relazioni autentiche, sull’attenzione alle persone e sulla condivisione di valori.
Pensiamo, ad esempio, alla community venutasi a creare attorno al brand di make-up Sephora: diverse persone che conversano su argomenti di loro interesse, donando e trovando informazioni utili.
Dunque, di nuovo, non solo un semplice brand di make-up, ma un amico fedele, con cui confidarsi e condividere esperienze.

Sezione “Community” nel sito ufficiale del brand
Come fidelizzare una community?
E se durante l’evento, una persona cercasse in tutti i modi di venderti qualcosa disturbando la tua esperienza?
Ammettiamolo, chiunque manterrebbe delle distanze preventive o ne sarebbe infastidito.
Allora perché dovremmo apprezzare un brand il cui unico tipo di contenuto punta a perseguire una vendita spudorata?
Per sviluppare una forte community, è fondamentale presentare maggiormente contenuti utili, in grado di rispondere alle esigenze del target.
Un contenuto autorevole e interessante verrà ricordato più facilmente, garantendo una migliore brand association.
Nel momento in cui si sarà creato un forte legame, il contenuto commerciale potrà essere notato e apprezzato di più, poiché non ripetitivo né insistente.
Dunque, la brand identity o la presenza online non deve essere giustificata solo dal prodotto o servizio che si vende. Ogni brand ha qualcosa di valore da offrire. E offrendo tutto il proprio sapere in maniera gratuita, le persone avranno più voglia di “ricambiare il favore”.
Ricorda: 80% contenuti di valore, 20% di vendita.
Per posizionare il brand in maniera strategica
I tuoi amici come ti considerano? Sei quello divertente, quello a cui piace organizzare le serate o quello più responsabile?
Anche nella vita reale, ognuno di noi si “posiziona” nelle menti delle persone in base a una o più caratteristiche distintive.
Per i brand, questo processo è di fondamentale importanza.
Ad esempio, Redbull è la bevanda energetica per eccellenza, McDonald’s è il fast food veloce ed economico e Gucci è lusso ed eleganza.
La strategia di brand positioning consente al tuo brand di essere la prima soluzione a venire in mente al tuo target nel momento in cui viene menzionata una data caratteristica.
Azioni di Content Marketing vincenti garantiranno al brand un posizionamento ottimale, il quale dovrà essere ricordato frequentemente, ma dovrà anche essere in grado di adattarsi ai cambiamenti del proprio pubblico.
E ora una tips…
Ogni contenuto deve avere un obiettivo in linea con il macro-obiettivo prefissato.
I contenuti non possono mai essere “stand alone”: ci deve essere sempre una strategia dietro e coerenza con altri contenuti.
Inoltre, fissare un obiettivo per ogni singolo contenuto facilita la creazione di quest’ultimo.
Ad esempio, se l’obiettivo è quello di generare interazioni ed aumentare l’engagement su Instagram, sarà necessario creare un post con ganci efficaci e call to action che portino l’utente a commentare o taggare gli amici.
Pensiamo, ad esempio, a Spotify e all’iniziativa “Wrapped”. Con l’intento di aumentare le condivisioni e generare Word Of Mouth, la piattaforma ha creato per ogni utente una playlist con i brani da loro più ascoltati durante l’anno.
Tale strategia aveva come obiettivo quello di essere “shareable” e di alimentare i “user generated content”; infatti, numerosi utenti affezionati hanno condiviso le proprie playlist sui profili social, commentando i propri gusti musicali e quelli degli amici.
Spotify, in questo caso, non ha rappresentato solo una piattaforma per ascoltare musica, bensì un mezzo per condividere una parte di sé stessi con gli amici.

Questi erano solo alcuni tra i numerosi vantaggi che i brand traggono dal creare contenuti.
Insomma, ti abbiamo convinto a iniziare la tua strategia di Content Marketing oggi stesso?