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A cosa serve, perché e come crearlo
Oggi voglio spiegarvi a cosa serve il piano editoriale e come crearlo per organizzare la creazione contenuti nel mondo del social media marketing.
Nel mondo dei social media è un errore assai comune pensare di poter lasciare la creazione contenuti al caso o all’ispirazione momentanea.
È ancora peggio per un social media manager o per un content strategist credere di poter “tirare avanti un progetto” di gestione o pubblicazione contenuti lasciandosi guidare da un approccio creativo “alla giornata” del tipo:
Tanto qualcosa mi verrà in mente.
Ci metto un attimo a trovare un’idea per un contenuto”.
Poi vedo cosa pubblicare quel giorno.
Queste sono le tipiche frasi di chi, anche sui social, si riduce all’ultimo.
Capita.
Anche a me personalmente è capitato prima di scoprire l’importanza di due semplici parole nel mondo del social media marketing e della comunicazione: piano editoriale.
Spesso, quando uno sente pronunciare la parola PIANO, si pensa a tutto il tempo che occorre per stilare grandi strategie e formule per riuscire ad organizzarsi.
In questo articolo scopriremo come creare un piano editoriale in ottica content marketing senza usare grandi formule, ma solo un po’ di forza di volontà e ispirazione, quest’ultima serve sempre.
Te lo dimostro. Anzi, provo a convincerti in questo articolo.
Cosa è il piano editoriale

L’agenda dei contenuti.
Il calendario delle pubblicazioni su determinate pagine social.
La pianificazione delle tue uscite.
Una classificazione dei tuoi contenuti per giorni, orari, canali, testi, hashtag e formato.
È l’assistente di content marketing su cui poter sempre contare quando si tratta di pianificare e programmare determinate attività o contenuti sui social media.
Metaforicamente pensa a questo documento come se fosse una lista della spesa, la tua agenda personale, la tua sveglia, i tuoi promemoria, il tuo caro amico che ti ricorda gli appuntamenti.
Ancora più metaforicamente, è il viaggio che i tuoi contenuti percorreranno durante un certo intervallo di tempo. Cambieranno aspetto, avranno scopi diversi, si fermeranno in determinati giorni, procureranno interazioni, amplificheranno relazioni con nuove persone e avranno degli obiettivi.
Perché è importante?

Permette di pianificare in modo ordinato ed organizzato le pubblicazioni e di programmare determinati contenuti per specifici giorni.
Pensi di essere già organizzato?
Fidati, siamo umani, ci capiterà sempre di non ricordarci un anniversario, un evento associato ad una data e di perdere un’occasione di pubblicazione.
Questo perché, semplicemente, non possiamo prevedere tutto.
Ma possiamo gestire una somma di cose simili ad un tutto.
Dona ai nostri contenuti una visione di insieme e di medio-lungo termine.
Di insieme perché avendo sotto mano più contenuti assegnati a determinati giorni, ognuno con la sua tipologia e descrizione, è più facile capire l’andamento della comunicazione in generale e soprattutto monitorare lo status dei lavori in corso.
Di medio e lungo termine perché semplicemente eviti di “fare i contenuti alla giornata”.
Per carità vivere alla giornata può essere fantastico, ma lavorare alla giornata non è proprio il massimo della produttività.
Ovviamente, in questo caso, il concetto di medio e lungo termine non si riferisce a 6 mesi o un anno però, a livello di piano editoriale, sapere cosa dovrò pubblicare da qui a due settimane o a un mese fa molta la differenza.
Diciamocelo, rende semplicemente il lavoro o la pubblicazione più scalabile.
Classificare i contenuti in base ad argomenti, avere i testi pronti, sapere quando uscirà un contenuto, capire lo status di lavorazione (in azienda ad esempio), rende tutto più facile.
Immagina di svegliarti ogni giorno, o quasi, con un cliente che ti chiede di creare a tuo piacimento un contenuto. Come la prenderesti?
All’inizio magari penserai che può capitare ma, se comunque non hai metodo, posso garantirti che dopo 1 mese impazzirete.
In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe
John Fitzgerald Kennedy
È incredibilmente utile per coordinare il lavoro in Team
Pensa al vantaggio di non dover più mandare 10 mail al giorno per aggiornamenti o modifiche di questo o quel contenuto. Pensa che bello poter dire semplicemente: “Ho aggiornato il Piano editoriale ragazze/i, date un’occhiata.”
Il piano editoriale può essere, infatti, condiviso sia al social media manager, sia all’art director, sia all’advertising specialist, sia al graphic design per aggiornare sullo status dei contenuti, al copywriter per lo status dei testi e, ovviamente, anche al cliente eventualmente.
Una Bibbia per i social media a cui ognuno aggiunge valore o un contributo.
Come si fa un piano editorale?

Innanzitutto prima di riempirlo è necessario capire cosa andrai a scrivere.
Dopo aver preparato la tua strategia di contenuti, (per vedere come si fa clicca qui per il nostro video Youtube) e dopo aver estrapolato gli argomenti di valore per il target che hai scelto, potrai iniziare a riempire le caselle del tuo piano editoriale e creare i contenuti.
Mentre lo completi, ricordati il linguaggio scelto per i tuoi post, i canali che hai scelto e l’intervallo di tempo in cui poi analizzare come stai procedendo (ogni mese ad esempio).
La chiave per classificare o meglio capire come dividere i contenuti è quello di scegliere un argomento principale in contenuti primari e secondari.
Ad esempio:
Argomento Principale = Libri di Marketing
Contenuto Primario = Consiglio su un libro da Leggere, Riassunto di un libro.
Contenuto Secondario = Storia di una casa editrice, Storia di uno scrittore.
Ci sono poi due modi con cui creare ed usare un piano editoriale.
Uno più Basic, ma comunque efficace, ed uno più Smart.
Li ho riassunti brevemente per te per farti poi scegliere.
Ti consiglio di provarli entrambi e capire quale fa per te.
Piano Editoriale su Google Fogli

Basta aprire un Foglio su Excel o sulla sua versione online di Google e creare una tabella dividendo le colonne e le righe a seconda delle necessità.
È molto utile proprio perché siamo noi a decidere tutte le variabili da inserire.
Ad esempio potreste inserire nelle colonne:
- Argomento
- Tipo di post (informativo, emozionale)
- Formato (carosello, immagine, video etc.)
- Status (approvato, da approvare, bloccato in lavorazione)
- Giorno
- Orario
- Social Media
- Testo
- Hashtag
- Note
Tutte le pubblicazione scandiranno le caselle nelle righe.
È utile usare i colori per evidenziare le caselle ed avere così più consapevolezza degli argomenti e delle ipotetiche classificazioni di tutte le variabili evidenziate.
Ad esempio: argomento 1 (colore rosso), argomento 2 (colore blu); status approvato (colore verde) nella casella.
Piano Editoriale su Google Calendar

Google Calendar
Avevi mai pensato di usare Calendar anche per programmare i tuoi contenuti oltre che gli impegni?
Sappi che è una delle forme preferite nel nostro settore.
Questo perché la sua struttura ovviamente è molto intuitiva e semplice da gestire e da capire.
Inoltre ha il vantaggio di possedere già una struttura a calendario, mentre su Excel andrebbe creata, e che ovviamente è integrato perfettamente con Gmail.
La gestione in team è molto facile.
Per crearlo è semplicissimo. Basta seguire questi passaggi:
- Crea nuovo Calendario assegnando un nome.
- Clicca su un giorno per creare un evento.
- Su modifica evento potrai aggiungere descrizione, aggiungere allegati e fissare addirittura video-meeting per analizzare lo status di lavorazione o parlare di eventuali aggiornamenti.
- Condividi il calendario selezionando gli account gmail a cui vuoi mostrarlo
Ben presto ti renderai conto che non potrai fare a meno di questo strumento anche se, sinceramente, io rimango molto affezionato alla forma più Basic di Excel/Google Fogli.
Sappiate che ci sono anche altri strumenti di produttività come Trello o Asana che, in forma simile permettono la creazione di un calendario editoriale molto simile a Calendar.
Conclusione
Qualsiasi strumento tu scelga l’importante per me era farti capire, in questo articolo, quanto il piano editoriale sia importante se lavori nel social media marketing e gestisci una o più pagine social media, a prescindere dallo strumento con cui lo andrai a creare.
I contenuti sono fondamentali, ve ne abbiamo già parlato qui ad esempio, ma saperli gestire lo è ancora di più
Fidati, pianificare editorialmente sui social media può dare una spinta incredibile alla comunicazione e alle tue performance lavorative e, senza negarlo, farti affrontare il progetto in modo più sereno.
Sono tutte parole di una persona disordinata in molte cose ma non sul lavoro, grazie anche al piano editoriale curato per i miei progetti.
Vale sia in casi di personal branding sia in caso di gestioni aziendali.
Buona fortuna.
Bonus
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