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Quando si parla di scrivere un articolo in ottica SEO, si scoperchia un vero e proprio Vaso di Pandora. Prova a scrivere articoli SEO sul web e guarda cosa esce fuori: una distesa interminabile di contenuti, pillole, tips e consigli, fatti e opinioni che si mescolano e che si rincorrono. Se presti attenzione alle parole utilizzate, non esiste una vera e propria uniformità di vedute e spesso si rimane interdetti.
Io ho 38 anni e scrivo sul web da parecchio tempo, ma se mi chiedi cosa significa scrivere un articolo in ottica SEO non posso che risponderti in questo modo: scrivere un articolo in ottica SEO significa creare connessioni fra regole e linguaggio.
Non esiste un prontuario per il perfetto articolo in ottica SEO. Se rispetti in maniera meticolosa tutte le regole e le classi, rischi di scrivere un articolo incomprensibile che assomiglia in tutto e per tutto all’alfabeto Morse. Al contrario, se scrivi seguendo la semplice ispirazione rischi di confondere il lettore e di portarlo ad abbandonare la lettura. In questi primi paragrafi, ho già utilizzato delle tecniche di ottimizzazione SEO e forse neanche te ne sei accorto.
Questa è una delle tante magie della SEO: esserci quando non si vede. In questo articolo, cercherò di spiegarti cosa vuol dire SEO e come si fa a posizionare un articolo nei motori di ricerca.
Non è difficile, se sai come farlo.

Cos’è la SEO
SEO è l’acronimo inglese che indica la Search Engine Optimization, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca. Si differenzia dal Search Engine Marketing (SEM), che è una disciplina più complessa e si compone di SEO + SEA (Search Engine Advertising, ovvero le attività di acquisto di annunci pubblicitari online). Le pratiche di ottimizzazione sono moltissime e sono in continuo aggiornamento: ecco perché diventa fondamentale la formazione continua. La SEO non riguarda solo la scrittura degli articoli ma anche la struttura HTML di un sito web e la gestione dei link.
Cosa vuol dire SEO On-page
Sono consapevole che il fulcro dell’articolo sia come scrivere in ottica SEO, ma senza queste premesse è impossibile portarti a dama. La scrittura in ottica SEO non è un codice di procedura civile e neanche un elenco di regole: è uno spartito musicale e ogni strumento contribuisce a rendere più armonica la melodia. Per SEO On-page si intende l’insieme di tutte le strategie di ottimizzazione interne alle pagine del sito.
Se stai costruendo un sito che vende borse di cuoio per moto, per esempio, dovrai scegliere le parole chiave più specifiche e adeguate per posizionarti nella nicchia di mercato di riferimento. Una volta selezionate, dovrai inserirle in modo strategico nei title, nelle meta description, negli heading e nelle immagini. Non preoccuparti, su questo ci tornerò più avanti.
Cosa significa la SEO Off-page
Per SEO Off-page invece si intende l’insieme delle strategie che sono esterne al sito web. In alcuni casi (e in maniera errata) si fa coincidere la SEO Off-page con la link building: questa è solo una delle tecniche e va affinata (e integrata) in una content strategy performante e persuasiva fatta di connessioni fra contenuti e social media. La SEO off-page consente ai motori di ricerca di capire quanto è autorevole un sito. Anche su questo ci tornerò più avanti, per adesso l’importante è che tieni bene a mente quello che ti ho detto finora.

Come scrivere un articolo in ottica SEO
Partiamo dalla fine: il posizionamento di un articolo su Google dipende da più di 200 fattori. Come potrai immaginare, noi ne conosciamo soltanto alcuni e il colosso della Silicon Valley non ha intenzione di svelare i propri segreti. Come se non bastasse, Google ogni anno apporta più di 500 modifiche. Ma entriamo nel vivo dell’argomento: scrivere in chiave SEO significa soddisfare l’intento di ricerca dell’utente (e di conseguenza un suo bisogno).
Gli articoli devono avere un valore reale e devono soddisfare le query di ricerca (le parole chiave più cercate su google. Strumenti come Seozoom, SEMrush, Seotester, Seocheker, Uber Suggest, Google Trend, Answer the public e Ahrefs (solo per citarne alcuni) sono fondamentali per capire quali sono le chiavi di ricerca più utilizzate.
Nei piani a pagamento, ci sono funzioni che ti aiutano a fare ricerche sempre più complesse. Il linguaggio deve essere sempre naturale e coerente: le keyword devono essere inserite in maniera naturale e non devono mai ostacolare o rallentare l’armonia del discorso. Ricordati sempre che parli a due interlocutori: l’algoritmo di Google e la persona reale che vuole risposte alla chiave di ricerca immessa.

La differenza fra titolo e slug
Ne è passata acqua sotto i ponti da Leopardi e Manzoni. Non abbiamo bisogno di poeti, ma di sintesi e efficacia. Ecco alcuni esempi di titoli, da non confondere con lo slug (la parte del permalink che segue il nome del dominio e che identifica l’argomento di cui si sta trattando). Ti farò alcuni esempi, così ti sarà tutto più chiaro. Il titolo lo metterò in grassetto, lo slug in corsivo.
TITOLI CORRETTI
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TITOLI DA EVITARE
Stasera ultima puntata su Rai Uno di Don Matteo
Realizzazione piano editoriale Roma: ti dico come si possono scrivere i post
Sono andato in giro per Siena: guarda cosa ho visto
La scrittura di un articolo in ottica SEO e gli heading

Ogni testo deve essere lungo almeno 800 parole e ogni due o tre paragrafi è consigliabile inserire un sottotitolo adeguato.
Chi pensa che per posizionarsi sul web basta scegliere il titolo e lo slug giusto, si sbaglia: è necessario utilizzare una suddivisione in heading che vanno da H1 ad H6. Queste frasi sono rappresentative del contenuto della pagina e aiutano i motori di ricerca (e il lettore) a capire di cosa si sta parlando. L’inserimento di questi sottotitoli non è consigliato, è obbligatorio: non è possibile scrivere un articolo in ottica SEO senza paragrafazione e senza titoli.
Essi sono fondamentali per la leggibilità del pezzo e per favorire la lettura da mobile: immagina di scorrere un testo in modalità documento Word: dopo pochi secondi, la tua soglia di attenzione e di coinvolgimento crollerebbe. Gli H2, H3, H4 (e a seguire fino all’H6) danno uniformità e coerenza al testo e aiutano il lettore a capire come verrà trattato l’argomento.
Il consiglio che ti dò è proprio quello di partire dagli heading: parti dall’H1 (il vero e proprio titolo dell’articolo per l’algoritmo di Google) e poi scendi via via. In un articolo di lunghezza media (fino alle 2 mila parole) si arriva solitamente fino agli H4. Se non sai come muoverti e hai difficolta, fatti aiutare dai tools che ti ho citato in precedenza: essi ti aiuteranno a scegliere i tag heading in ottica Seo.

Come utilizzare gli anchor text
Per anchor text si intende il testo di ancoraggio, ovvero il testo che contiene al suo interno un link (esterno o interno). Il primo tipo di anchor text è quello nudo legato al brand: se ti sto parlando di Marketing Espresso e voglio linkare la home, posso mettere l’ancora su Marketing Espresso: è un link che non crea valore aggiunto al contenuto ma lo si può utilizzare, a patto di non abusarne. Altro discorso se ti linko la home di Marketing Espresso mettendo l’ancora su agenzia che spiega il marketing in modo semplice e utile: questa ancora è naturale, fluida e coerente rispetto al target e ai contenuti che andremo a trovare sul sito.
Google, come potrai immaginare, premia la seconda tipologia di anchor perché considera i link come risorse per approfondire l’argomento relativo ai testi di ancoraggio. L’anchor text perfetto è quello che permette all’utente di capire subito dove andrà ad atterrare. Non è semplice inserire l’anchor text coerente: ecco qualche esempio che ti può aiutare a comprendere meglio come utilizzare questa tecnica di ottimizzazione SEO.
ANCHOR TEXT CORRETTI
- Scarpe da calcio per uomo su Amazon (https://www.amazon.it/s k=scarpe+da+calcio+uomo)
- Cosa vedere in vacanza a Roma (https://www.voyagetips.com/it/cosa-vedere-a-roma/)
- Cosa regalare per un anniversario (https://regaloni.it/idee-regalo-anniversario/)
ANCHOR TEXT DA EVITARE
- Effetti benefici del mirtillo (https://www.angelica.it/mirtillo-microcircolo-vista-multipack-ga1294700). Questa connessione fra effetti benefici e prodotto singolo non viene premiata ed è sempre da evitare. Non è un link naturale, ma forzato e incoerente.
- Come scoprire le cause del mal di testa (https://www.aspirina.it/)
- Guerra fra Russia e Ucraina (https://www.corriere.it/)

Scrivere un articolo in ottica SEO: come scegliere il link
I link devono sempre essere coerenti e invogliare il lettore ad approfondire: più è chiara l’ancora, più aumenta la possibilità che il lettore possa cliccarci sopra. Se per esempio stai parlando di scarpe da calcio e di quanto sia importante scegliere la scarpa giusta, non ha alcun senso che metti l’ancora su calcio e che linki alla voce di Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_(sport): questo link è fuorviante e non ha alcuna relazione con il focus dell’articolo.
Se stai parlando di scarpe da calcio, invece, potreste approfondire il tuo articolo mettendo l’ancora su quali sono le scarpe da calcio più comode (https://www.futbolemotion.com/it/blogs/la-scarpa-nera/top-5-scarpe-da-calcio-pi-comode!). Chi legge l’articolo avrà la possibilità di approfondire e integrare le informazioni presenti nell’articolo.
Ultimi, ma non per importanza, i bold: come vedrai in questo articolo, rimandano sempre a chiavi di ricerca esistenti. Non ha senso mettere in bold (grassetto) parole singole, preposizioni e articoli: un conto è mettere un grassetto del genere, un altro conto è inserire il bold in una frase che cerca di spiegarti come scrivere in grassetto. Per rafforzare le parole in grassetto e renderle ancora più autorevoli agli occhi degli spider di Google, puoi fare come ho fatto io (se clicchi, vai a un articolo di Salvatore Aranzulla – https://www.aranzulla.it/come-scrivere-in-grassetto-1022497.html).
SEO On-page: come ottimizzare l’articolo
Adesso manca solo una cosa: compilare la parte SEO. Su WordPress, c’è un plugin che si chiama Yoast Seo e che ti aiuta a compilare alcuni parametri fondamentali per Google. Nei siti custom invece non c’è questo plugin ma valgono le stesse regole: sarà il programmatore a inserire tutti i campi necessari per la compilazione di queste metriche.
Partiamo dalla frase chiave: è il fulcro dell’articolo. Non deve essere necessariamente una parola, può essere anche una combinazione di parole (es. sintomi del Covid-19, atleti paralimpici, vacanze in Grecia). In questo articolo sarà scrivere in ottica SEO oriented: questa frase ha un ottimo volume di ricerche (basta cercarlo sui tools che ti ho citato in precedenza) e in questo articolo compare più volte:
- compare nel testo più volte in modo naturale
- coincide con lo slug (scrivere-articolo-in-ottica-SEO)
- è inserita in un heading (Scrivere un articolo in ottica SEO: come scegliere il link)
- compare nel TITOLO SEO (Come scrivere un articolo in ottica SEO)
Dopo la parola chiave, c’è il titolo SEO che corrisponde a un elemento HTML che indica l’argomento principale di una pagina web. Per questo articolo, ho scelto come scrivere un articolo in ottica SEO. A seguire devi compilare lo slug, ovvero la parte di permalink che compare dopo il dominio. Per questo articolo, come ti dicevo, non ci sono dubbi: scrivere-articoli-in-ottica-seo.
La meta description invece è il testo che appare sotto il titolo quando facciamo una ricerca. Questa descrizione è fondamentale per attirare persone e migliorare il posizionamento organico dell’articolo. Deve essere snella, naturale, scorrevole, efficace: in pochi caratteri si deve capire subito in che pagina web andremo a finire e deve contenere la parola chiave.
Meta description: scrivila così
Ecco la meta description che ho scelto per questo articolo:
Scrivere un articolo ottica seo è il modo migliore per posizionare i tuoi contenuti su Google e aumentare le visite. Scopri come
Poi devi scegliere almeno un’immagine coerente e compilare l’alt text, un insieme di parole che viene inserito nel codice HTML per dare un valore a una grafica o a una foto. Google Immagini è il secondo motore di ricerca per dimensione ed è leader di mercato con milioni di ricerche uniche ogni giorno: scrivere un alt-text corretto ti consente di ottenere traffico sulla pagina. Se hai fatto un bel lavoro, ti comparirà l’immagine seguente:

Altri fattori che influenzano la SEO
Oltre ai fattori on-page, esistono (come dicevamo in precedenza) i fattori off-page, ovvero quelli legati all’autorevolezza e alla popolarità del sito sul web. Scrivere su My Personal Trainer non è come scrivere su un piccolo quotidiano di provincia. Facciamo un esempio reale con la query come si cura il diabete. La pagina di My Personal Trainer è il secondo risultato, riceve un numero di viste costante e gli spider di Google la ritengono affidabile.
Altri fattori che hanno un peso importante sono il numero dei siti che linkano alla piattaforma (meglio pochi link da tanti siti che molti link dallo stesso sito), gli anchor text e i parametri social. Facebook, Twitter, Instagram e Tik Tok svolgono un ruolo fondamentale in termini di engagement. My Personal Trainer, per esempio, ha più di un milione di follower su Facebook e condividendo un articolo ha ottime probabilità che venga letto da un numero considerevole di persone.
Riassunto su come scrivere un articolo in ottica SEO
La SEO non è una scienza, non è matematica, non è giurisprudenza. Scrivere un articolo in ottica SEO non è una roba da esperti, bisogna solo rispettare alcune regole e non perdere di vista gli interlocutori: la persona fisica che deve leggerlo e l’algoritmo. Butta giù una scaletta dell’articolo, rispetta il focus (se la parola chiave è come scrivere un articolo in ottica SEO, non perdere tempo a spiegare come scrivere un business plan) e mettiti sempre nei panni di chi dovrà leggere.
(fonte immagine copertina: Pixabay.it)