Sette segreti dal copywriting per i tuoi contenuti

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Siamo alla fine dell’anno e, come ogni volta, ci ritroviamo a stilare una bella lista di buoni propositi. E se ci infilassimo dentro qualche tecnica di copywriting per rendere i tuoi contenuti più leggibili e persuasivi?

A chi non piacerebbe convincere i propri lettori ad agire, a cliccare su quel contenuto o a far commentare un post? Seguimi in questa lista e vedrai che i tuoi risultati miglioreranno di gran lunga!

Iniziamo con qualcosa di semplice… eppure, la maggior parte dei copy non lo fa. Cosa?

1. Prendi note

Quando stai rileggendo la bozza, la prima, la seconda o l’ultima che sia, leggila attentamente e segna a fianco ogni cosa che ti viene in mente. Che sia una modifica, un suggerimento per quel prossimo articolo o un qualcosa da aggiungere a un altro post.

Non permettere che quel pensiero che ti passa per la testa in questo momento se ne vada velocemente come è arrivato e, soprattuto, senza lasciare traccia.

Nel copywriting -e nella scrittura in generale- è fondamentale.

2. Non “tagliare” tutto

Non tagliare a valanga quando stai abbozzando e revisionando. In fase di scrittura è normale avere sotto agli occhi una marea di contenuti scritti ma, fidati, non rimuoverli. Semplicemente, copiali in un documento bianco. 

Li hai scritti, ti sono entrati in testa per chissà quale motivo e potrebbero tornarti utili in altre forme, o perché no, per ispirarti ancora una volta.

3. Invita all’azione

Sembra la solita solfa eppure non lo è. Si, lo avrai letto mille volte, ma niente sembra più difficile quando stai mettendo nero su bianco qualcosa. “Come devo farla sta call to action?”, “Non è che sto usando parole troppo forti?”.

Il problema forse è questo: nel marketing usiamo questo termine eroico, la fatidica CALL TO ACTION e ci sembra un qualcosa si sacro e burrascoso e guai a non inserirla o a inserirla male. Il timore -di non si sa che- ci assale.

Ma, riflettiamoci: dopo aver attirato l’attenzione del tuo lettore e presentato tutti i benefici che otterrà compiendo l’azione che stai proponendo, la call to action è semplicemente un epilogo. Un epilogo necessario affinché chi ti legge capisca esattamente cosa fare, come farlo e quando.

Nessuna preoccupazione, inseriscila usando parole semplici e via.

4. Rendila specifica

Rimanendo in tema, i maestri del copywriting come Gary Halbert, insegnano che includere dettagli apparentemente esagerati nei propri inviti all’azione sia una scelta alquanto azzeccata.

In che senso? Così!

Manda un sms al numero 020302303. Ti risponderà una donna di nome Anna dai capelli rossi e un forte accento pugliese che ti chiederà “vuoi x o y?” Dille che vuoi x. Ti chiederà il tuo indirizzo postale dove puoi ricevere il nostro omaggio…” e via dicendo.

Se sei agli inizi, ti sembrerà una tecnica di copywriting strana, eccessiva e, magari, solo l’idea ti farà venir voglia di scartarla a prescindere.

Ma, fidati, non lo è e ti spiego perché.

Mettiti nei panni di chi legge: in un contesto in cui stai invitando a compiere un’azione che magari costa denaro, sicuramente del tempo e chissà cos’altro, questi dettagli inducono la persona a comprendere bene cosa fare e cosa aspettarsi dopo aver cliccato lì, fatto quella cosa o altro.

Se vuoi che il tuo lettore intervenga, usa un linguaggio altamente specifico con dettagli chiari e concreti. Non lasciare spazio ai suoi dubbi o a domande che puoi facilmente prevedere e, infine, non aver paura di essere troppo ovvio. 

Proprio quando pensi di esserlo, il più delle volte non lo sei.

5. Ricorda: la vera guerra è contro la distrazione

Quante volte ti è capitato di scrivere e pensare di essere stato chiaro, anzi chiarissimo.

Stai lavorando su quella pagina da due giorni, hai riletto seimila volte ogni riga e descritto il tuo super prodotto, ne hai parlato sui social e mandato tre mail. Ora, Il tuo lettore dovrebbe fare clic su quel pulsante rosso e verde e ordinare il tuo sfavillante prodotto x.

Penserai, capirà cosa deve fare, è chiaro!

Si è chiaro. Per te però.

Ancora una volta, mettiamoci nei panni del lettore: si sarà trovato davanti a un tuo post su Instagram, magari si è preso anche la briga di leggere tutta -e dico proprio tutta eh- la caption e avrà cliccato su quel link che rimandava al tuo articolo.

Ecco che la figlioletta di 3 mesi inizia a piangere e lui corre di là, dimenticandosi del telefono. Passa mezz’ora e il tizio si rimette davanti allo schermo. Mettiamo che siamo proprio fortunati e il tuo post ricapita sotto gli occhi di Sandro, -si lo abbiamo chiamato Sandro- che, però, inizia a ricevere messaggi su WhatsApp da chat diverse.

La moglie rientra, lui la aiuta a sistemare la spesa e per quanto sicuramente andrà a riprendere il cellulare, la probabilità che si ricordi ciò che aveva letto, cosa aveva attirato la sua attenzione e quant’altro sono diminuite.

Insomma, lasciando Sandro da parte, capirai benissimo che sto parlando di attenzione. Si tratta di come riuscire a competere per attirare l’attenzione e vincere.

Quindi, tornando a noi, è molto probabile che Sandro non solo non saprà affatto cosa doveva fare per accedere a quello sconto/prodotto/corso, ma magari neanche aveva capito che poteva avervi accesso.

Potrebbe essere difficile da credere, ma molti utenti sono affrettati e distratti come Sandro e quel clic che a te sembra ovvio, per loro non lo è.

Riassumendo, siate stupidamente chiari fin da subito, dite cosa fare banalmente, ovunque e sempre. 

6. Prenditi una pausa

Una pausa da te stesso. Fai in modo di riuscirci senza ridurti come mio solito a qualche ora prima della scadenza (se la hai). Appena finisci di abbozzare il tuo scritto, devi allontanarti da questo, dal pc, da tutto.

Ti aiuterà a valutare realisticamente il tuo post, la chiarezza delle tue parole e la struttura dello scritto. Leggi lentamente da capo, come se ogni parola ti fosse estranea.

Eh no, non è affatto superfluo: ti garantisco che quando ti ritroverai il foglio davanti scoprirai cose che non si capiscono, errori banali e di battitura.

7. Non prescindere dall’autovalutazione

Nel copywriting e in ogni cosa che scrivi.

Sii un po’ come uno speleologo della tua scrittura. Cerca di scendere dentro quella letture, nei meandri dell’eventuale pensiero che si insinua in chi legge e rimani lì per un attimo o due.

Ricorda che il tuo obiettivo è che il lettore arrivi a comprendere senza il minimo sforzo, altrimenti, deciderà che ha altro di meglio da fare o che qualcuno è più chiaro di te.

Che il tuo prodotto valga di più, magicamente, non importa più.

E lasciami dire una cosa: per quanto possano dirti che nel copywriting non devi mica essere un genio della grammatica italiana, sappi che gli errori grammaticali, di ortografia e persino di punteggiatura (quella grande sconosciuta!) non rovineranno la tua reputazione, ok, ma potrebbero rovinare grandi idee rendendole confuse.

Hai preso nota?

Spero che queste righe ti siano state utili!

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