Una campagna elettorale a colpi di TikTok

Ormai è passata qualche settimana dallo sbarco dei politici su TikTok, ma come se la stanno cavando? Cosa ci dicono i dati?

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In queste settimane abbiamo visto due fenomeni piuttosto interessanti: lo sbarco della politica su TikTok e la corsa al commento dello sbarco della politica su TikTok. Ma dati alla mano possiamo dire che questa piattaforma è davvero la regina della campagna elettorale? E se sì, chi sta comunicando meglio? È gli altri social network che importanza hanno?

Andiamo per step e ripercorriamo i fatti.

Silvio Berlusconi, l’annuncio, l’Hype e “lo sbarco

Tra il 25 e il 27 agosto si genera in rete un vero e proprio Buzz sulla keyword TikTok, legata in particolare al mondo della politica. La stampa lancia la notizia dell’approdo di Calenda su questa “nuova piattaforma”.

Il giorno dopo colpo di scena: durante la kermesse politica “La Piazza”, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, uomo della televisione per eccellenza, intervenendo in videochiamata annuncia che anche lui sarà presente sul social. «Domani sarò presente anche su TikTok con contenuti dedicati a questo particolare mezzo di comunicazione». Da lì in poi i giornali si scatenano, cresce l’Hype, ma Berlusconi non arriva.

Ma come mai così tanto scalpore? È stato il primo ad adottare questa piattaforma per la comunicazione politica?

No. Qualcuno lo aveva già preceduto: il primo politico ad utilizzare TikTok per la comunicazione politica fu Matteo Salvini, nel lontano 2019, con risultati altalenanti. Seguito poi da Giorgia Meloni, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, il leader di Forza Italia – molti giorni dopo l’annuncio -Matteo Renzi e infine il PD.

Il motivo probabilmente risiede dietro all’immagine dell’uomo politico e imprenditore che si è creato nei 30 anni di attività politica.

Ancora latitante Enrico Letta. 

L’approdo sulla spiaggia di TikTok da parte del Leader di Forza Italia ha però impiegato più giorni del previsto. Forse i vari consulenti e spin doctor hanno cercato di studiare la “nuova piattaforma”? Forse hanno avuto problemi con i vari account fake nati dopo l’annuncio? Non lo sapremo mai. L’unica cosa che sappiamo però è che il primo video è stato efficace in termini quantitativi.

@silvio.berlusconi

Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l’#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni #forzaitalia🇮🇹💪❤️ #politica #giovani

♬ suono originale – Silvio Berlusconi

Il video dura poco più di un minuto ripropone il classico sfondo che ha caratterizzato Berlusconi dalla “discesa in campo” alle elezioni del 1994 (motivo di riconoscibilità per quasi tutte le generazioni che in un modo o nell’altro sono entrate in contatto con il suo famoso video di presentazione). Esordisce dicendo: “Su questa piattaforma voi ragazzi siete presenti in oltre 5 milioni e il sessanta per cento di voi ha meno di trent’anni. Soffro di un po’ di invidia, ma vi faccio ugualmente tanti complimenti”, e continua “Per questo ho voluto aprire questo canale, per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro“. 

Un video che ha ottenuto oltre 659mila reactions, 43mila commenti, e 123mila condivisioni, e oltre 9,3Milioni di visualizzazioni.

Invece lo sbarco degli altri attori della campagna elettorale com’è andato?

Non posso dare consigli di make up perché c’ho la pancia e sono brutto, però posso parlarvi di politica. Userò questo canale in questo modo e lo so che non è molto comune, ma proviamo a fare una cosa non comune”, dice Calenda nel suo video di apertura.

@carlocalendaofficial

Sbarchiamo su tik tok. Facciamo sul serio anche qui, proviamoci insieme. #neiperte

♬ suono originale – CarloCalendaOfficial

Il suo video non ha avuto successo come quello di Berlusconi ma comunque ha avuto buoni risultati quantitativi. 26mila reactions, quasi 2mila commenti, oltre 600mila visualizzazioni.

Ma quindi quali sono i video che, in termini quantitativi, hanno dato maggiori risultati?

Come vediamo dalla tabella comparativa, i contenuti di maggior successo, e per successo in questo caso specifico intendiamo l‘engagement, cioè la somma di commenti, condivisioni e reactions, sono stati prodotti prevalentemente da Silvio Berlusconi e Giuseppe Conte.

Perché la politica ha deciso di usare TikTok (TaaaaaK)?

La ragione principale che ha condotto più o meno tutta la politica ad adottare TikTok come strumento di comunicazione politica è che il social è sempre più popolare in Italia.

Secondo l’Osservatorio le ultime rilevazioni di Statista.com, a gennaio 2022 si registravano circa 2.7 milioni di utenti attivi mensili (MAU) sono circa 13milioni. Dati che rendono impossibile non includere la piattaforma all’interno del proprio piano comunicativo.

La seconda motivazione è che le coorti di età che frequentano TikTok sono generalmente più giovani rispetto ad altri social come Facebook o Twitter, e molti di questi utenti si troveranno per la prima volta ad essere chiamati alle urne. In un momento in cui le variabili sociodemografiche che hanno distinto per diversi decenni il voto sembrano non essere più influenti, coinvolgere almeno in una fase iniziale del funnel comunicativo i più giovani attraverso TikTok potrebbe dare dei avere dei vantaggi.

Infine, secondo una ricerca IPSOS, possiamo vedere come alcuni temi, molto circoscritti, suscitano molto interesse tra i “giovanissimi”: L’86% dei Millennials e della Generazione Z è arrabbiato per le differenze sociali presenti nel Paese. Il 78% ritiene partiti e politici distanti e disinteressati ai problemi dei giovani e sempre il 78% afferma che stiamo vivendo in un periodo di grandi ingiustizie e sfruttamento”.

Ancora: “Il 96% auspica un maggior impegno e sacrifici per tutelare l’ambiente e combattere i cambiamenti climatici. L’85% apprezza politici e movimenti in grado di costruire proposte dal basso e condivise. Il 75% dei giovani vuole sentir parlare di solidarietà, mentre il 67% condanna qualunque atto o atteggiamento discriminatorio o razzista”.

Affrontare questi temi, in questi contesti, quindi potrebbe permettere alla classe politica di ridurre la distanza percepita.

Cosa dicono i dati della piattaforma?

Di seguito sono riportati i principali Kpi, registrati tra il 13 luglio e il 13 settembre, riferiti ai profili dei principali leader politici in modo da capire le performance e quindi l’eventuale efficaci dei loro messaggi.

Come dicevamo precedentemente, Matteo Salvini è stato tra i primi politici ad aprire un account su TikTok, e come vediamo nella tabella sulla fanbase, le tempistiche lo hanno premiato a livello quantitativo. Infatti, oggi, può contare su oltre 590 mila follower, mantenendo il primato anche su questa piattaforma. Dopo di lui troviamo Silvio Berlusconi, che si posiziona secondo per grandezza di fanbase, ma che ha avuto il picco della sua crescita all’annuncio.

Seguono poi Giuseppe Conte e Giorgia Meloni. Il primo pare essere la personalità politica che usa in modo più strategico la piattaforma. Con un linguaggio semplice, diretto, anche se i suoi contenuti continuano ad essere troppo post-prodotti rispetto a quelli che sono gli standard della piattaforma. Questo lo possiamo desumere sia dall’engagement generale sia dalla crescita assoluta della fanbase durante questa campagna elettorale (grafico sottostante). Buon engagement anche per Carlo Calenda che paga però la scivolata fatta in partenza.

Comparando però le fanbase (nel grafico sottostante) ci accorgiamo che TikTok, all’interno del Piano Editoriale riveste un ruolo secondario: infatti essendo le fanbase molto ridotte e non potendo creare inserzioni di carattere politico, l’uso di questo strumento potrebbe essere ancora poco efficace. Al netto però di una grandissima copertura organica che riescono ad ottenere i vari contenuti.

Quali contenuti vengono pubblicati?

Analizzando nel dettaglio i vari account ci accorgiamo di due grandi filoni di azione: da un lato vediamo una buona parte della politica che utilizza TikTok semplicemente come una piattaforma di disseminazione dove diffondere contenuti pensati per altri canali: vedasi gli account di Meloni, Salvini Calenda e Conte.

La differenza di Conte però sta nel fatto che, sin dall’apertura del canale ha deciso di “seguire l’agenda” e pubblicare contenuti sui temi più caldi della giornata.

Un Terreno non sconosciuto per tutti

Son passati diversi giorni dall’invasione di TikTok da parte della politica e i primi utenti hanno mostrato il loro dissenso, facendo notare al malcapitato di turno come su questa piattaforma si approfondiscono temi importanti come la salute mentale, i diritti civili, o semplicemente la cronaca quotidiana. E non ci si limita ad argomenti frivoli o di puro intrattenimento.

I dati però fanno emergere un dato molto importante: mediamente la politica non utilizza questa piattaforma nel modo corretto: non sono stati colti nel profondo il linguaggio, la grammatica e gli stili comunicativi da adottare, e questo fa venir meno due proprietà fondamentali del messaggio: la coerenza e l’autenticità.

Sfruttare questo strumento solo in campagna elettorale, senza costruire un vero dialogo con i propri utenti, rischia davvero di compromettere il rapporto, già pesantemente incrinato, tra politica e Gen Z.

Si rischia di davvero perdere l’opportunità di dialogare di temi centrali e importanti per milioni di giovani. Persone, fin troppo spesso trattate come una “specie” protetta a cui rivolgersi con messaggi fin troppo semplificati e banalizzati.

Perché l’errore dei politici non sta nel voler portare in “mondo nuovo” la politica, ma nella necessità di volersi inserire in un dibattito pubblico senza comprendere a pieno la piattaforma, per comunicare per i giovani e non come i giovani.

Ora però una domanda ci sorge spontanea, ma quindi questi numeri su TikTok saranno effettivamente utili ai fini della campagna elettorale.

PS: se vuoi leggere qualche altro articolo sulla comunicazione politica e social media, te li lasciamo qui ☕️

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